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sabato 8 ottobre 2022

Terza lettera dal fronte

 

SCUST 20.05.83

Miei cari,
come passa il tempo! Qualche giornata trascorre lieta. Alcune altre un po' meno. Guardando indietro m'accorgo che parecchie cose mi sono capitate anche in questo tipo di vita che il più delle volte appare piatta e monotona. Qualche domenica fa mi sono recato in visita a Sorrento con gli amici. Una magnifica cittadina. Un posto da signori pulito e caratteristico. Le case sono arroccate sulla roccia e si affacciano a precipizio sulla scogliera. Il mare è notevolmente limpido rispetto alla feccia di Napoli. Ho toccato l'acqua e a mio giudizio ci si poteva anche bagnare.

In lontananza si scorgeva la sagoma del Vesuvio, unica altura di rilievo da queste parti. Dopo un lungo periodo di assenza ho ripreso a far guardie. Per fortuna me ne capita in media solamente una la settimana. Domenica ultima scorsa ho preso il traghetto (Una cosa lussuosissima) e sono andato all'isola di Capri, come avete saputo dato che ho telefonato a Matteo da Anacapri. E' quest'ultimo un magnifico paesino che non trova eguali e del resto tutta l'isola è un vero e proprio gioiello.

L'ho visitato in lungo ed in largo per un bel po', tutto da solo. I miei amici erano venuti fin là con l'unico scopo di far bagni e per prendere il sole. Io ho preferito passeggiare qua e là a piedi. C'è da dire poi che il sole l'ho preso ugualmente. Da Anacapri, incassata su una rupe a ridosso del mare, proprio sotto il monte Solaro, attraverso scalette che tagliavano i tornanti della strada, fino a Capri. E' anch'essa rialzata rispetto al litorale, ma la si raggiunge facilmente senza dover salire troppo.

Ho passeggiato, senza stancarmi e tutto impegnato ad ammirare quello stupendo paesaggio. Mi sono spinto fino ad un terrazzo naturale da dove si dominano i Faraglioni: grossi scogli che fanno pure un arco sul mare. Sono entrato anche in un giardino tutto fiorito, con piante di colori gai. E così, passo dopo passo il tempo m'è volato, in mezzo a tanta gente che come me s'intrufolava per vie che talora divenivano anguste ma ricche d'attrazione, per le splendide cose che vi s'affacciavano.

Inutile dire che ho avanzato tante cose da vedere. Ma ho pensato subito che è assolutamente necessario che vi torni, forse con qualcun altro per condividere il piacere che si trae dalla vista di un angolino così tranquillo e ben tenuto. Alle diciotto mi sono imbarcato per il continente stanco, ma notevolmente felice. Non nascondo che in quei momenti ho provato nostalgia per il fatto di essere da solo in mezzo a tante coppie, e a tante famiglie che si erano messe in viaggio per godersi il week-end.

Attendo d'andare al cinema, infatti sono le 8 di sera. Farei proprio conto di tornare in licenza venerdì 27. Avrei potuto venire ieri, ma i posti erano limitati e quindi... Un caloroso abbraccio vostro affezionatissimo Romano.

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