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sabato 20 maggio 2017

Il regalo di compleanno

Questa settimana volevo fare gli auguri di buon compleanno a mia cognata accompagnandoli con un disegnino realizzatto appositamente per l'occasione. Ma non ho avuto il tempo e così le ho mandato alcune foto prese in riva al lago approfittando della bella giornata che è stata martedì scorso.

L'idea di cosa disegnare per il suo genetliaco l'avevo già avuta qualche giorno prima. Soltanto mi è mancata la voglia di stare alzato fino a tardi per concretizzarla. Ed è così che in qualche modo ho rimediato ora mettendomi davanti allo schermo del fido PC di casa, fra una pausa e l'altra delle usuali faccende domestiche che ci tengono occupati nel fine settimana.

Più tardi le incollerò anche questa immagine così che possa sapere che era - e tutto sommato lo è ancora - destinata a lei. Una donna con l'animo che sa rallegrarsi per un'imbarcazione che dondola silenziosa in fondo ad un molo aspettando impaziente, come un cucciolo fedele, che la si porti vagabonda al largo.

Come un regalo tardivo, questo post è dedicato a te, skipper intrepido che solchi i mari senza temerarietà né imprudenza.

lunedì 8 maggio 2017

Selfie estremi

Ieri sera, terminato di vedere l'ormai noioso "Che fuori tempo che fa", prima di spegnere il televisore ho voluto sfogliare in avanti alcuni canali e sono andato ad inciampare sul programma di Mediaset "Le iene". Forse inizialmente è stato più il baffo sottile alla Sandro Paternostro di Fabio Rovazzi a catturare la mia curiosità che la trasmissone stessa. Dopo alcune battute mi sono reso conto che il servizio che stava andando in onda riguardava i selfie estremi ed ho così continuato a seguire i tentativi di chi si stava accingendo a salire in cima ad uno dei grattacieli di Dubai per fare proibitive riprese.

Le inquadrature registrate veramente al limite della copertura del tetto sono riuscite a suscitare in me un senso di vertigine tale da insinuarmi per un istante il pensiero di buttarmi nel vuoto per quell'inconscio desiderio di volare che si prova esattamente come viene detto da Jovanotti nella sua canzone "Mi fido di te".

Ed è così che stamattina ho abbozzato l'idea di stigmatizzare il comportamento di questi pseudo professionisti del selfie estremo con la vignetta che introduce questo post. Gli squali erano stati da me pensati come un doppio pericolo latente per chi si trovi ad esibirsi su quei vertiginosi cornicioni. Ma mia moglie mi ha suggerito involontariamente una seconda chiave di scrittura dove le pinne dei temibili squali starebbero invece a simboleggiare gli spregiudicati procacciatori di questo genere di filmati per fini di promozione commerciale.

Le siringhe con foggia di aguzzi palazzi che si stagliano sullo sfondo starebbero a simboleggiare questo vizio malato che porta a compiere imprese sempre più estreme dove l'assuefazione ormai non muove più l'adrenalina di un tempo, ma il pericolo è sempre in agguato e soprattutto l'invito rivolto ai più giovani di non emulare queste imprese finisce invece per essere più uno stimolo che un deterrente.

sabato 6 maggio 2017

La passeggiata



Invito a trovare il tempo per parlare l’uno all’altro con semplicità, senza trasformare ogni punto di vista in un puntiglio, ogni divergenza in un litigio: un tempo per parlare, scambiare delle idee, riconoscere gli errori e chiedersi scusa, rallegrarsi del bene compiuto, un tempo per parlare passeggiando tranquillamente la domenica pomeriggio, senza fretta.

Carlo Maria Martini
La famiglia alla prova
VITA E PENSIERO