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sabato 20 settembre 2008

Il sorriso di Maria


Guarda la spianata davanti al santuario e si commuove, papa Benedetto XVI. Ci sono le barelle con i malati, le carrozzelle blu, le dame dell'Unitalsi e dell'Oftal.

Si può misurare il dolore? Il papa non elude la domanda e ammette: "La sofferenza prolungata rompe gli equilibri meglio consolidati di una vita, scuote le più ferme certezze della fiducia e giunge, a volte, a far addirittura disperare del senso e del valore della vita".

Ha celebrato una Messa solo per loro Benedetto XVI, perché a Lourdes il dolore abita insieme alla Grazia che aiuta ad affrontarlo. Ratzinger lo dice senza alcun timore: "Ci sono combattimenti che l'uomo non può sostenere da solo". E' un ragionamento sulla teologia della sofferenza quello che svolge nell'ultima mattina del pellegrinaggio alla grotta di Massabielle. E a esso oppone il "sorriso di Maria". Cercarlo, dice, "non è questione di sentimentalismo devoto o antiquato", né è "pio infantilismo".

Entra in punta di piedi nel dolore di questa folla di malati: "Vorrei dire umilmente a coloro che soffrono e a coloro che lottano e sono tentati di voltare le spalle alla vita: volgetevi a Maria".

Alberto Bobbio - FAMIGLIA CRISTIANA N. 38 del 21 settembre 2008

sabato 13 settembre 2008

Prendi questo libro e mangialo


Il Signore mi disse: "Figlio d'uomo, mangia ciò che trovi; mangia questo rotolo, e va' e parla alla casa d'Israele. Io aprii la bocca, ed egli mi fece mangiare quel rotolo.

Mi disse: "Figlio d'uomo, nùtriti il ventre e riempiti le viscere di questo rotolo che ti do". Io lo mangiai, e in bocca mi fu dolce come del miele.

Egli mi disse: "Figlio d'uomo, va', recati alla casa d'Israele, e riferisci loro le mie parole; poiché tu sei mandato, non a un popolo dal parlare oscuro e dalla lingua incomprensibile, ma alla casa d'Israele; non a molti popoli dal parlare oscuro e dalla lingua incomprensibile, di cui tu non capisca le parole. Certo, se io ti mandassi a loro, essi ti darebbero ascolto; ma la casa d'Israele non ti vorrà ascoltare, perché non vogliono ascoltare me; poiché tutta la casa d'Israele ha la fronte dura ed il cuore ostinato.

Ecco io rendo dura la tua faccia, perché tu possa opporla alla faccia loro; rendo dura la tua fronte, perché tu possa opporla alla fronte loro; io rendo la tua fronte come un diamante, più dura della selce; non li temere, non ti sgomentare davanti a loro, perché sono una casa ribelle".

Poi mi disse: "Figlio d'uomo, ricevi nel tuo cuore tutte le parole che io ti dirò, e ascoltale con le tue orecchie. Va' dai figli del tuo popolo che sono in esilio, parla loro, e di' loro: 'Così parla Dio, il Signore', sia che ti ascoltino o non ti ascoltino".

Dal libro del profeta Ezechiele (3, 1-11)

Assemblea Diocesana dei Catechisti

lunedì 8 settembre 2008

Primo anniversario


Ebbene sì, oggi è il nostro primo anniversario di matrimonio!

Il grande ed inatteso tributo di auguri ricevuti da parenti ed amici ha rinnovato in noi la gioia di un anno fa. Lo stesso sole, l'immutato affetto di tante persone care hanno ricreato l'atmosfera e la magia di quei momenti.

Per tanti versi non è stato un anno facile. Le questioni logistiche che ci hanno portato a vivere fisicamente lontani in tanti momenti, vari problemi di salute nostra e dei nostri genitori hanno fatto si che l'anno passato non sia stato solo miele.

Ma lo sappiamo che la vita è anche questo. Il nostro amore ci ha sempre sostenuto nei momenti di salute come in quelli di malattia, nei momenti di felicità ed anche in quelli di dolore. Però non ci siamo mai sentiti soli e con la preghiera abbiamo sempre percepito che Dio continua a camminare al nostro fianco. E questo è motivo di gioia grande.

Con impegno ed un poco di sacrificio abbiamo raggiunto un primo traguardo, ricco di soddisfazioni.

Come nella foto siamo in vetta, ma la meta finale è ancora lontana ed il cammino prosegue...

domenica 7 settembre 2008

Le storielle di nonno Luigi



Nei giorni scorsi mio padre ha avuto problemi di sciatica ed è rimasto bloccato in casa. Non sapendo come meglio impiegare il tempo, si è messo a scrivere quel che la mente gli suggeriva.

Ecco alcuni dei suoi raccontini. Li riporto così come li ha scritti su un foglio di carta a quadretti, con semplicità e senza intervento alcuno da parte mia.

Mio padre dice spesso: "Per essere ignoranti è sufficiente poca scuola".

Contadino della valle sabbia

I contadini di montagna sono più mandriani che contadini
aveva un bel numero di mucche una ventina. Un giorno pensò
di venderne una per avere disponibilità di soldi. cosi la piu
bella la porta al mercato di nozza. eravamo negli anni 50
la lega alla filiera aspettando che arrivino i compratori lui
intanto andò a prendere un caffé. La mucca pensò vuoi
vedere che mi vuol proprio vendere che io stavo bene dove
ero. devo pensare come fare perche lui non mi venda.
la mucca si agitò e si sporcò tutta di cacca. Da bella
che era e diventata la piu brutta di tutte passarono i
compratori ma li non si fermavano vedendo una bestia cosi
sporca. si arriva alla fine del mercato ed il mandriano
riporta la mucca a casa da li passa un suo amico e gli
chiese ai venduto la muccha nò rispose. telavevodetto che
al mercato di nozza si vendono solo mucche brutte
mentre invece quelle Belle si vendono a Montichiari


La storia dell'uccellino vagante

Le piaceva la provincia di Brescia come dimora ma un Bel
giorno si accorse che il cibo scarseggiava e lui siccome era
informato che nella provincia di Bergamo cera tanto cibo
pensò di fare un volo fino là vola di qua vola di la.
alla fini arrivò si posa su una pianta e guarda ma del cibo non ne
vede vide pero un uomo che lo guarda e capi che voleva dirci
qualcosa l'uccellino fece un canto e l'uomo le disse vai ha sud
che la c'e tanto cibo l'ucellino parti e arriva in un posto per
lui molto bello e vide tanto cibo. farfalle, zanzare, cavallette,
grilli, mosche, taffani, lucciole, e senza perdere tempo si
avventò su tutto questo cibo ne mangia tanto da capire che ne
basta per giorni ritorna poi da quell'uomo che gli aveva indicato
di andare a sud lo ringrazia e le disse l'ucellino torno in
provincia di Brescia perche la ho lasciato la mia morosa


Disagio e povertà

Siamo ancora nei periodi di povertà anni 1940 nei paesi
solo una piccola bottega per alimentari, quel mercato che
si parlava arrivava il primo lunedi del mese, però per
arrivarci a piedi occorrevano due ore, distante 15 km
localita nozza il mese preferito era quello di settembre
per le spese in quanto tra le altre cose si poteva
acquistare anche uva e fichi la frutta più desiderata
dai bambini e giovani. Allora arriva quel lunedi e si parte
due fratellini assieme il papa aveva dato un po di soldi
e spiegato cosa si doveva comperare. un secchio in aluminio
con una capienza di almeno 12 litri perche quando si mungeva
la mucca che ti dava 8 litri di latte più la schiuma era il caso
che tracimasse, avendo comperato il secchio ci fu un bel
appoggio per comperare uva e fichi ne comperarono più di
sei chili più di mezzo secchio venne poi il momento del
ritorno. abbiam fatto le nostre spese e ci son rimasti ancora
dei soldi cosi papa sara contento. E partirono la tentazione
di mangiare uva e fichi fu tale che dopo fatta poca strada
si accorsero della poca rimanenza. Dobbiamo ritornare in
dietro ad acquistarne dell'altra e cosi fecero al ritorno il
papa fu contento di aver acquistato il secchio e la frutta
e dei soldi non sene parlò più