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sabato 8 ottobre 2022

Quarta lettera dal fronte

 

2.6.83

Miei cari genitori,
rieccomi qua! Sono partito da casa lunedì, molto più a malincuore della prima volta. Ma sul treno ho incontrato degli amici che come me facevano ritorno e così ho viaggiato molto tranquillamente. Il giorno seguente, quaggiù, ero soltanto assonnato, ma non sconvolto. Continuo a vivere serenamente questo mese che mi separa dalla prossima destinazione.

Ritorna a far caldo dopo alcuni giorni, pochi per la verità, di pioggia. L'acqua da queste parti non si trova in abbondanza. Correremo il rischio di restare a secco. Ho avuto conferma che venerdì 10 e 17 corrente mese manderanno in licenza solo per premiare i migliori del corso. Spero, anche per voi, di mantenermi sulla stessa linea ottenendo risultati brillanti. In fin dei conti non mi costa eccessivo sforzo.

Nei momenti di guardia mi metto a pensare e dato il bel tempo, mi vien desiderio di vedere posti di montagna, anche LIVEMMO, dato che è un bel pezzetto che vivo sulle sponde del mar. Vien voglia di tante cose quando queste mancano oppure non si possono praticare. Il brutto, se si può dire così, del militare è che uno è costretto a rinunciare alla libertà di autodeterminarsi (SCEGLIERE). Gli viene restituita in parte solamente dopo le 18 con l'inizio della libera uscita.

Durante la settimana non ne ho proprio mai approfittato. Sarà forse perché ne ho preso una zuppa a Salerno andando avanti e indietro per la città a piedi. Ma qui dentro ci sono più distrazioni. Tuttavia, dato che la stagione si fa sempre più bella e le serate più lunghe, se mi capita di uscire con qualche amico, ne approfitterò anche nei giorni feriali. Credo di aver ricominciato a puzzare. Purtroppo non è possibile lavarsi totalmente come e quando si vuole.

Per questo aspetto bisogna portare pazienza sperando che l'igiene non ci perda troppo. I giorni hanno ripreso a fuggire velocemente come purtroppo han fatto quelli di licenza. Ci si vede così poco e gran parte di quel poco non lo passo con voi. Vi chiedo scusa per il lecito vostro desiderio di avermi di più con voi, ma capitemi nei miei più profondi desideri. Nella vita succede così.

Non vi dimentico sicuramente e vi sono grato per ogni attenzione quando sono lì con voi. Ci rivedremo presto vostro affezionatissimo Romano

Terza lettera dal fronte

 

SCUST 20.05.83

Miei cari,
come passa il tempo! Qualche giornata trascorre lieta. Alcune altre un po' meno. Guardando indietro m'accorgo che parecchie cose mi sono capitate anche in questo tipo di vita che il più delle volte appare piatta e monotona. Qualche domenica fa mi sono recato in visita a Sorrento con gli amici. Una magnifica cittadina. Un posto da signori pulito e caratteristico. Le case sono arroccate sulla roccia e si affacciano a precipizio sulla scogliera. Il mare è notevolmente limpido rispetto alla feccia di Napoli. Ho toccato l'acqua e a mio giudizio ci si poteva anche bagnare.

In lontananza si scorgeva la sagoma del Vesuvio, unica altura di rilievo da queste parti. Dopo un lungo periodo di assenza ho ripreso a far guardie. Per fortuna me ne capita in media solamente una la settimana. Domenica ultima scorsa ho preso il traghetto (Una cosa lussuosissima) e sono andato all'isola di Capri, come avete saputo dato che ho telefonato a Matteo da Anacapri. E' quest'ultimo un magnifico paesino che non trova eguali e del resto tutta l'isola è un vero e proprio gioiello.

L'ho visitato in lungo ed in largo per un bel po', tutto da solo. I miei amici erano venuti fin là con l'unico scopo di far bagni e per prendere il sole. Io ho preferito passeggiare qua e là a piedi. C'è da dire poi che il sole l'ho preso ugualmente. Da Anacapri, incassata su una rupe a ridosso del mare, proprio sotto il monte Solaro, attraverso scalette che tagliavano i tornanti della strada, fino a Capri. E' anch'essa rialzata rispetto al litorale, ma la si raggiunge facilmente senza dover salire troppo.

Ho passeggiato, senza stancarmi e tutto impegnato ad ammirare quello stupendo paesaggio. Mi sono spinto fino ad un terrazzo naturale da dove si dominano i Faraglioni: grossi scogli che fanno pure un arco sul mare. Sono entrato anche in un giardino tutto fiorito, con piante di colori gai. E così, passo dopo passo il tempo m'è volato, in mezzo a tanta gente che come me s'intrufolava per vie che talora divenivano anguste ma ricche d'attrazione, per le splendide cose che vi s'affacciavano.

Inutile dire che ho avanzato tante cose da vedere. Ma ho pensato subito che è assolutamente necessario che vi torni, forse con qualcun altro per condividere il piacere che si trae dalla vista di un angolino così tranquillo e ben tenuto. Alle diciotto mi sono imbarcato per il continente stanco, ma notevolmente felice. Non nascondo che in quei momenti ho provato nostalgia per il fatto di essere da solo in mezzo a tante coppie, e a tante famiglie che si erano messe in viaggio per godersi il week-end.

Attendo d'andare al cinema, infatti sono le 8 di sera. Farei proprio conto di tornare in licenza venerdì 27. Avrei potuto venire ieri, ma i posti erano limitati e quindi... Un caloroso abbraccio vostro affezionatissimo Romano.

giovedì 6 ottobre 2022

Un'altra lettera dal fronte

 

S. GIORGIO A CREMANO 4-5-83

Ciao a tutti;
sono steso semi-distrutto sopra una branda dalla quale vi scrivo. Questa mattina ci siamo svegliati alle 4.15 per andare a sparare. Che levataccia! Tanto più che ier sera ho voluto lo stesso andare al cinema proprio per non andare a letto con le galline. Il poligono di tiro sul quale ci siamo recati è sempre lo stesso della prima volta. Ci siamo fatti una scorrazzata in camion da qui fino a Campolungo (30 km a sud di Salerno) per un totale di due ore circa di viaggio.

Alle 8.00 (circa) eravamo sul posto. Io ero di scorta. Cosa significa? Siccome trasportavamo armi e commilitoni, qualcuno doveva avere il fucile carico onde fronteggiare un eventuale attacco da parte di delinquenti. Niente di particolarmente entusiasmante. Solo un gran rottura di sedere per le assi sconnesse delle panchine dell'automezzo e pure un po' di freddo dovuto alla brezza mattutina.

Arrivati ci siamo schierati in file da dieci in attesa di sparare due caricatori da 8 colpi ciascuno. Io ho colpito la sagoma con 12 colpi su 16, rallegrando l'istruttore che fino ad allora aveva avuto alla sua pedana "mezze cartucce" che facevano solo pochi o nessun centro. Sono stato contento del risultato, anche se ci sono stati tipi più in gamba che han fatto 13, 14 e probabilmente anche 16 su 16.

Alle 16 del pomeriggio eravamo di nuovo in caserma. Hanno distribuito la posta, ma per me niente. E' un po' di giorni che aspetto lettere invano. Non mi scrive più nessuno. Da dopo che son tornato ho ricevuto solamente una breve lettera di don Angelo. Cerco di non pensarci troppo perché riesco a comprendere che come quando io stesso non scrivo molto, specie se stanco, così anche gli altri facciano fatica a trovare una mezz'ora o più per mandarmi qualche lettera. Scusate queste righe sintatticamente errate. Non mi sono corretto, ma il contenuto è chiaro lo stesso.

Sabato, come dicevo a Matteo domenica per telefono, sono andato proprio in cima al Vesuvio con degli amici. E' stata una gitarella interessante. Domenica m'è toccato poi fare servizio in cucina. Capita! Domani sono riserva lavastoviglie.  Se qualcuno dei titolari marcherà visita (com'è probabile) entrerò in azione io. Comunque è un servizio che mi costa meno di una guardia, anche se si fatica fisicamente di più. Però la notte si può riposare, infatti alle 20.00 massimo si termina l'incarico.

La vita militare continua serena pur non mancando momenti di sconforto che cerco di superare distraendomi. Continuano giornate di bel tempo e di caldo. La stagione si porta avanti velocemente. Fate nuovamente gli auguri da parte mia a Laura e Angelo per il loro lietissimo evento. Mi sono accorto che questa lettera vi arriverà dopo il loro matrimonio; pazienza. E' successo perchè scrivendo mi sembra di parlarvi e che voi ascoltiate subito. Ora vi saluto tutti augurandomi di poterci rivedere al più presto in occasione della prossima licenza.

Saluti Romano

Una lettera dal fronte

 

S. GIORGIO A CREMANO (NA)
09/04/83

Miei cari, s'apre così un'altra parentesi. Eccomi qui, praticamente a Napoli, alla scuola specializzati delle trasmissioni per un corso di telescriventista. M'hanno informato che il brevetto che potrò ottenere superando le varie prove, sarà riconosciuto dallo Stato e mi tornerà utile nel lavoro. A Salerno, parlandomi di questa caserma, dicevano che si sta bene. Non mentivano! Infatti è abbastanza ideale (C'è chi dice sia la migliore in tutta Italia).

Dovremmo starcene qui sino al 24 giugno, ma se saremo richiesti a causa delle elezioni amministrative in Campania, ce ne andremo solo il 28 o 29. L'ambiente, all'esterno è squallido, così ci dicono; del resto papà tu un po' l'hai conosciuto e Napoli è sempre la stessa. Oppure, se è cambiata, è di certo peggiorata... Però entro le mura di cinta nessuno si lamenta, tranne che per la voglia di rivedere la propria casa, com'è ovvio.

Siamo in tanti (forse 10 - 15.000) e tutto funziona alla perfezione con una disciplina ineccepibile. I primi giorni ci sembrano improntati ad un eccessivo rigore, e lo sono; poi le cose si sistemeranno e dimostreranno, i superiori nei nostri confronti, maggiore indulgenza. Vi sto scrivendo all'ombra delle piante disseminate nel cortile principale su cui si affacciano i nostri alloggi. Ci sono comode panchine con aiuole, un'edicola e delle cabine telefoniche: un piccolo parco. C'è un'estrema attenzione nel rendere l'ambiente il più possibile gradevole per chi vi è ospitato.

Son contento perchè così mi sembrerà di passare una vacanza un po' "sui generis" (= insolita) piuttosto che una sorta di reclusione. Se poi aggiungiamo che a Napoli qualcosa di bello da vedere c'è, allora il quadro è completo. La sala spaccio è veramente fornita di tutto quanto possa servire a distendersi, compresi tavoli da ping pong. C'è una sala cinematografica interna che funziona quotidianamente e per sole £ 300 si possono gustare films di recente produzione.

Riguardo alle vivande non c'è che da rallegrarsi. E' possibile una maggiore scelta e una migliore celerità (meno coda!). Ci sono anche dei locali adibiti al tempo libero con sale di lettura e per varie attività. Probabilmente avrò la possibilità di coltivare il mio hobby per la pittura. Altri possono dedicarsi al modellismo oppure far parte della banda musicale e altre cose che per il momento non conosco ancora.

Unica, o una delle poche remore (= cose brutte) è il fatto che cominceremo a far guardie e servizi armati. Ma sono ben poca cosa rispetto a tutti gli aspetti positivi che l'ambiente sembra offrire al milite. Cominceranno anche le licenze. Mi augurerei di poter tornare prima che queste mie parole vi giungano per posta. Se non avvenisse non disperate perché certamente dopo poco dovrei arrivare anch'io. Quindi, tutto è bene quel che... comincia e finisce bene.

Se il morale è alto, invece la salute non si dimostra perfetta. Forse è stata l'aria fredda e umida di Salerno a farmi venire tosse e mal di gola che qui cercherò di togliermi. Ma non è niente di preoccupante, non ho mai avuto febbre. Vi abbraccio e vi bacio tutti di cuore con un pizzico di nostalgia ed un grossissimo desiderio di rivedervi a casa.

Ciao Romano