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domenica 31 gennaio 2021

Segno blu

 

Trovo abbastanza complicato riuscire a ridurre il tratto fino ad un segno essenziale che possa catturare lo sguardo dell'osservatore ed incuriosirlo alla stessa maniera di una raffigurazione elaborata e densa di minuscoli particolari come ci è dato ammirare in vaste scene di battaglia sul campo dove variopinte truppe sono dispiegate in ampi paesaggi. Quanta pazienza e che lungo lavoro per celebrare un evento con tanto abile minuziosità di dettagli, apprezzabile veramente fino in fondo soltanto se si va a portare il naso quasi a ridosso della tela così da scorgere le rugose pennellate di colore che si stratificano leggermente una sull'altra.

domenica 24 gennaio 2021

Al tratto

 

Ad un tratto ti vien la voglia, non che sia prossima una doglia, di sciorinare un panno astratto, come attratto da un volere che non ti si confà, ma un poco ci sta, pur non sapendo se stare più in qua o piuttosto in là.

sabato 16 gennaio 2021

Scavare in profondità


 Talvolta capita, nella nostra vita privata oppure anche nella nostra attività professionale, di imbatterci in qualcosa che costituisce un vero e proprio inciampo e ci decidiamo a toglierlo di mezzo. Ma con nostra grande sorpresa, mai avremmo potuto immaginare cosa avremmo poi trovato iniziando a scavare più in profondità.

martedì 5 gennaio 2021

XV

 

Voltato l'anno, stavo iniziando a pensare a quale potesse essere l'argomento per un nuovo post su questo blog. In questi giorni ricorre il quindicesimo anniversario dalla sua apertura e quindi poteva essere interessante celebrare in qualche modo questa ricorrenza. Certamente non si tratta di un'era geologica, ma vista la rapidità con cui fioriscono ed avvizziscono iniziative sul web, questo progetto può comunque vantare una discreta longevità ed una menzione particolare potrebbe non essere del tutto fuori luogo.

Nel primo periodo le pubblicazioni avevano sicuramente un carattere più intimistico e spirituale. Mi sembrava di poter sottolineare a me stesso, ed al contempo poter condividere con altri lettori, riflessioni che mi avevano toccato nel profondo e di cui mi pareva importante parlare. Non ho mai voluto trarre un benché minimo profitto da questa mia attività e sono pertanto grato a Google di avermi ospitato senza costringermi a mostrare banner pubblicitari. Nel tempo ho aperto anche altri mirror di questo blog. In un certo periodo ne ho avuti addirittura quattro accordando la mia preferenza a quello originale in cui effettuavo la prima pubblicazione. Con gli altri attuavo una semplice attività di copia e incolla.

Poi ad un certo punto, causa esasperante lentezza, magari non completamente legata al portale, ma piuttosto alla scarsa banda della mia connessione, ho smesso di fare le mie pubblicazioni su Wordpress. Con Tiscali la discontinuità è stata forzata dal gestore. Probabilmente l'eccessivo attacco da parte di speculatori oppure i costi per continuare a sostenere uno spazio in cui gli utenti potessero esprimersi liberamente, hanno fatto sì che l'iniziativa non potesse più essere sostenuta e, dopo un avviso dato con largo anticipo, il portale è stato dismesso. Attualmente continuo a pubblicare su Libero anche se non condivido pienamente l'impostazione che viene data. Su quest'ultimo qualche compromesso con inserzioni pubblicitarie lo devo accettare: è inevitabile. Come pure cerco di tollerare le motivazioni di incontro che sono date alle persone e che non sarebbero totalmente in linea con le mie attuali aspettative.

Dopo alcuni mesi dalla fondazione del blog, in cui gli articoli erano soltanto una esposizione testuale, decisi di corredare i miei scritti con una immagine introduttiva. Mi piaceva pescare fra le numerose fotografie di cui dispongo e selezionare quella più attinente al tema del momento. Sappiamo tutti che una immagine vale più di cento parole e quindi reputando che fossero un ottimo complemento, non ho mai smesso, salvo rare eccezioni, di aggiungerne una in testa ad ogni articolo.

In tempi più recenti ho voluto provare ad applicarmi nuovamente nel disegno che tanto mi aveva appassionato in fanciullezza e gioventù, ma che con l'inizio dell'attività lavorativa sembrava essere diventata una passione destinata a svanire per sempre. Ci sono strumenti formidabili che consentono elaborati di un certo rilievo per chi sia in grado di vantare qualche capacità artistica. Per scelta mi sono appoggiato quasi sempre a strumenti che definirei "rozzi" come Paint di Windows, ma che sono lì a disposizione senza che ci sia necessità di indagare troppo sul web per reperirne uno migliore.

Forse è come per la fotografia. Nel momento in cui ho potuto disporre di uno smartphone con una fotocamera minimamente accettabile, ho lasciato perdere quella digitale e non mi sono più lasciato tentare dalle lusinghe di una reflex. Ho preferito l'immediatezza. Poter scattare un'istantanea quando ti trovi a spasso con la moglie, senza la necessità di avere a tracolla un pesante fardello, è per me un valore aggiunto. Le buone fotografie di molti decenni fa non potevano sicuramente godere di tutta la tecnologia di cui disponiamo al giorno d'oggi. Chiaramente se fossi un professionista del settore, o qualcosa in più di un mero dilettante, potrei trarre grande beneficio dall'ultimo ritrovato tecnologico. Mi accontento e vivo felice.

E pensare che inizialmente avrei voluto titolare questa riflessione "La noia". In senso positivo, ovviamente. Dopo un periodo di lavoro a dir poco intenso, in queste giornate di pausa per festività natalizie, desideravo oziare al punto da annoiarmi un poco, così da liberare la mente e rinnovarla in modo da essere più prontamente ricettiva alla ripresa dell'attività produttiva in questo nuovo anno. Ma le giornate, meteorologicamente parlando, non sono state granché e quindi, invece di trascorrere qualche momento di svago all'aperto, macinando passi e ridando vigore al corpo con una moderata attività fisica, sono praticamente rimasto in casa quasi tutto il periodo.

Ho terminato un buon libro che meritava di essere concluso da tempo e ne ho iniziato un altro che Maria Luisa mi ha fatto trovare sotto l'albero. Ma se vogliamo annoiarci, la lettura non va bene. Per questo scopo è più adatto vegetare davanti alla TV seguendo una delle innumerevoli serie che non avrei mai pensato di visionare, ma che ora si stanno prendendo qualche pomeriggio in più di quelli che avrei pensato. Ce ne sono di fatte bene. Hai l'impressione di vivere con quelle famiglie, con quelle persone, e non ti vorresti distaccare mai. Perché stare con gli altri è bello e se non puoi uscire di casa perché le circostanze non lo favoriscono, beh allora vanno bene anche gli incontri virtuali.