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lunedì 18 luglio 2011

Lettera a una figlia

Cara Silvia,
hai appena compiuto i tuoi bellissimi 16 anni... Se tu fossi americana potresti già guidare e andare per il mondo: meno male che siamo in Italia!

Anche tu a suo tempo capirai che per i genitori i figli sono e restano sempre un po' bambini da proteggere, da consigliare, da guidare. Invece i figli crescono e sono fatti per andare nel mondo a trovare la propria strada, noi genitori vi dobbiamo lasciare andare sperando che il piccolo "bagaglio a mano" che vi abbiamo fornito possa bastare per ogni occasione.

Cara Silvia, alla tua età si desidera essere già indipendenti, liberi e non più sottoposti a controlli, si è insofferenti verso le regole di genitori e insegnanti. Ci sono passati tutti... tieni duro: è il difficile passaggio all'età adulta... sembra che non passi mai e ci si sente dei brutti anatroccoli, ma alla fine potrai ritrovarti trasformata in un bellissimo cigno capace di volare alto e di nuotare vicino a un meraviglioso compagno per la vita.

E' così che il cerchio della vita ricomincia.

Nel frattempo controlla cosa hai in questo tuo bagaglio a mano: deve sempre esserci un po' d'amore verso il prossimo, qualche sorriso da regalare e tutta la tolleranza che puoi verso le mancanze altrui, nella speranza che ti vengano perdonate le tue.

Ci deve essere l'orgoglio, ma senza arroganza, con la consapevolezza di essere unica ora e sempre. Ci deve essere l'onestà, da mettere in ogni tuo impegno per essere rispettata e d'esempio agli altri. Non tenere in troppo conto i beni materiali: noi sappiamo bene quanto sia più importante la salute. E quando ti capiterà, stai vicino con affetto a chi soffre. una parola di conforto è un balsamo per l'anima impaurita dal male.

Questi sono i pochi talenti che ti servono per camminare sicura lungo le strade della vita. E se queste strade diventassero buie, tieni con te la luce della Fede: con essa non potrai mai avere paura. Affidati alla luce di Cristo come il bambino si affida alle braccia di sua madre e non temere.

Con infinito amore, la tua mamma e il tuo papà.

Tratto da:

AVREMMO VOLUTO FOSSE ALTRO
Cinque donne raccontano il loro viaggio dentro il tumore
A cura di Carmine Lazzarini

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