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sabato 20 luglio 2013

Scelta


Al di là delle curiosità personali, il punto di partenza della mia riflessione è stato la constatazione di una tendenza data ormai per assodata da tantissimi analisti, e cioè che nelle nostre società aperte europee anche quella di credere in Dio sta diventando sempre di più una "scelta", un'opzione chiaramente soggettiva, che richiede forti motivazioni personali. Non quindi un comportamento dato per scontato, semplicemente ereditato dalla tradizione o addirittura imposto dall'esterno, ma l'oggetto di una decisione individuale consapevole. Il filosofo Charles Taylor (2009) ha definito nel modo migliore questo atteggiamento parlando di "cultura dell'autenticità", ovvero della convinzione tanto diffusa nelle società europee che il conformismo vada rigettato e che ciascuno di noi abbia il diritto/dovere di trovare un suo modo specifico di realizzare la propria umanità. Nel suo L'era secolare, Taylor ha descritto l'origine e le conseguenze di questa avvenuta rivoluzione nelle "condizioni della credenza", per usare la sua espressione. Una rivoluzione che non coincide necessariamente con la "morte di Dio", anche se alcuni pensano che ne sia la logica premessa (Bruce 2002).


MARCO MARZANO
QUEL CHE RESTA DEI CATTOLICI
INCHIESTA SULLA CRISI DELLA CHIESA IN ITALIA
FELTRINELLI

sabato 6 luglio 2013

La luce della fede

Eppure, parlando di questa luce della fede, possiamo sentire l’obiezione di tanti nostri contemporanei. Nell’epoca moderna si è pensato che una tale luce potesse bastare per le società antiche, ma non servisse per i nuovi tempi, per l’uomo diventato adulto, fiero della sua ragione, desideroso di esplorare in modo nuovo il futuro. In questo senso, la fede appariva come una luce illusoria, che impediva all’uomo di coltivare l’audacia del sapere. Il giovane Nietzsche invitava la sorella Elisabeth a rischiare, percorrendo « nuove vie…, nell’incertezza del procedere autonomo ». E aggiungeva: « A questo punto si separano le vie dell’umanità: se vuoi raggiungere la pace dell’anima e la felicità, abbi pur fede, ma se vuoi essere un discepolo della verità, allora indaga ». Il credere si opporrebbe al cercare. A partire da qui, Nietzsche svilupperà la sua critica al cristianesimo per aver sminuito la portata dell’esistenza umana, togliendo alla vita novità e avventura. La fede sarebbe allora come un’illusione di luce che impedisce il nostro cammino di uomini liberi verso il domani.

LETTERA ENCICLICA
LUMEN FIDEI
DEL SOMMO PONTEFICE
FRANCESCO
AI VESCOVI
AI PRESBITERI E AI DIACONI
ALLE PERSONE CONSACRATE
E A TUTTI I FEDELI LAICI
SULLA FEDE