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venerdì 19 dicembre 2008

Sospesi a mezz'aria


Un dramma umano si può sempre esprimere con la metafora della pesantezza. Diciamo, ad esempio, che ci è caduto un fardello sulle spalle. Sopportiamo o non sopportiamo questo fardello, sprofondiamo sotto il suo peso, lottiamo con esso, perdiamo o vinciamo. Ma che cos'era successo in realtà a Sabina? Niente. Aveva lasciato un uomo perché voleva lasciarlo. Lui l'aveva forse perseguitata? Aveva cercato di vendicarsi? No. Il suo non era un dramma della pesantezza, ma della leggerezza. Sulle spalle di Sabina non era caduto un fardello, ma l'insostenibile leggerezza dell'essere.

MILAN KUNDERA

L'insostenibile leggerezza dell'essere

ADELPHI EDIZIONI

domenica 14 dicembre 2008

Alcune immagini della gita a Padova






















Gita a Padova


Un fine settimana di metà novembre sono stato con alcuni amici ed ex-colleghi di lavoro a Padova e dintorni.

Da alcuni anni sono soliti organizzare un week-end in giro per l'Italia per dare sfogo ad una passione comune per la fotografia.

Mi era stato proposto di unirmi a loro anche lo scorso anno, ma quale sposo novello non mi andava di lasciare sola Maria Luisa nel fine settimana ed avevo pertanto declinato l'invito.

Quest'anno invece, sollecitato anche da mia moglie che ben volentieri si sarebbe occupata dei ragazzi in mia assenza, mi sono unito al gruppo.

Per non sentirmi da meno mi sono fatto prestare da Andrea la sua fotocamera digitale. Purtroppo, come le vergini stolte rimaste senz'olio, già il giorno seguente esaurivo la carica della batteria e con grande rammarico non sono riuscito a fare tanti altri scatti come i miei amici. Se ci sarà una prossima volta non mi farò cogliere impreparato e cercherò di competere ad armi pari.

Ci siamo presi qualche ora di permesso dal lavoro e già venerdì pomeriggio eravamo sul posto. La prima visita è stata effettuata a Villa Pisani a Stra poco fuori Padova. Dopo aver visitato l'interno, in cui non ci era concesso fare fotografie, ci siamo ampiamente rifatti catturando con l'obiettivo ogni angolo all'esterno della villa. Non ho mai visto tanta foga per la fotografia e così anch'io mi sono lasciato contagiare.

Il giorno seguente, lungo il corso della Brenta, abbiamo visitato altre ville. La fortuna ci ha assistito e per tutto il fine settimana abbiamo avuto giornate bellissime.

Verso sera, mentre rientravamo in albergo, uno di noi si è accorto di aver perso il portafoglio. Ci domandavamo se per caso fosse stato oggetto di borseggio durante la visita dell'ultima villa, dove c'era una sagra per la promozione della cioccolata ed altri prodotti artigianali. L'amico era convinto che gli fosse caduto nel piazzale del parcheggio, poco prima di salire in macchina. Visto il suo desiderio di tornare sul luogo, volentieri l'ho riaccompagnato, lasciando gli altri stanchi in albergo.

La ragione avrebbe detto che non l'avremmo più ritrovato, ma ero convinto che, se veramente l'aveva perso in quel piazzale, là l'avremmo ritrovato. Sant'Antonio dalla barba bianca fammi trovare quel che mi manca. Con pazienza, causa il notevole traffico del sabato sera, siamo ritornati sul posto. Coi fari dell'auto ho subito individuato qualcosa di scuro nel punto in cui qualche ora prima avevamo parcheggiato. L'amico scende e riprende il portafoglio. Risale un po' scontento per i soldi che mancavano, pochi in verità, ma il bancomat c'era ed era quello che più gl'interessava. Non avevo avuto dubbi ed ho archiviato questa cosa come un altro segno.

La domenica, dopo aver santificato la festa, abbiamo visitato la bellissima cappella degli Scrovegni, dove un "fotografo" d'altri tempi ha saputo fissare sull'intonaco immagini d'una suggestione incomparabile.

Nel pomeriggio abbiamo lasciato la città del Santo in direzione di Monselice dove abbiamo fatto visita al castello medievale.

Il tempo è volato. Anche se gli amici sono stati per alcuni giorni la mia famiglia, avevo voglia di fare ritorno per abbracciare la mia sposa e rivedere i figli.

Le sensazioni belle e positive della gita a Padova, specialmente in queste giornate di pioggia e freddo, sono ancora dentro di noi, come abbiamo avuto modo di confidarci via mail.

Se volete ammirare alcuni scatti dei miei amici potete dare un'occhiata ai loro siti. Lì trovate anche le immagini delle escursioni precedenti ed altre ancora.

www.castegnero.eu
www.robertomarini.net
www.robertoserra.it