Mentre passeggio in direzione degli argini del Po, mi viene in mente di chiamare al telefono un caro parente lontano che non sento da tempo. La sua voce squillante mi conforta subito riguardo al suo stato di salute e glielo dico. Lui subito mi rimbecca ed attribuisce la "pimpanteria" all'ora prossima al desinare. Non è scontato, penso e ribatto io, ma è buona cosa potersi approcciare a tavola con un certo appetito che talvolta nell'età avanzata viene a mancare non poco e avvolge l'essere umano in una ineluttabile svogliatezza.
Proseguendo nella conversazione, mi racconta un poco per sommi capi le attività della figlia e del genero e accenna pure a qualche progetto per l'estate dove avrebbe desiderio di poter combinare una breve visita all'amato Livemmo, teatro di bellissime passeggiate quando gli anni erano ancora verdi.
In quel mentre sto fiancheggiando un gruppetto di signore e signori ben vestiti assiepati su una panchina e di fronte uno di loro col cellulare in mano che si gira e con un gesto mi fa esplicita richiesta di supporto per uno scatto fotografico così da potersi aggiungere agli amici.
Ho il viva vice inserito e pertanto si dovrebbe capire che sono impegnato in una conversazione telefonica. Non mi va di mettere in attesa il mio interlocutore e quindi indicando il cellulare con un gesto che vuol sottilineare meglio il mio essere impossibilitato, sfilo davanti a loro, in verità fra me e me un poco contristato per aver declinato l'invito a fotografarli.
Pochi passi più in là, mentre proseguo la chiacchierata telefonica, arrivano invece improvvisi i saluti sollecitati dall'altro capo della linea e così, chiusa la comunicazione col parente, mi volgo indietro per vedere se sono ancora in tempo e rendere tardiva disponibilità.
L'assembramento si è da poco sciolto e ora si stanno già muovendo in direzione opposta a me, via dalla panchina attorno a cui si erano disposti per mettersi in posa. Peccato, sarà per un'alta volta. Troveranno sicuramente in altro luogo qualcuno più pronto e disponibile che riuscirà ad immortalare tutti quanti nella medesima inquadratura.
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