Salerno 2 marzo '83 ore 19:30 - Lettera numero 1.
Se ne sta andando questa, per tanti versi, turbinosa giornata. Dopo averti telefonato sono salito sull'automezzo militare e accompagnato da una pungente brezza, sono giunto in caserma. Dopo poco (in molti abbiamo rinunciato alla colazione) adunata in un'aula. Ci parla il capitano e ci divide in quattro compagnie. Ci ragguaglia che le prime tre andranno a Napoli per un corso di telecomunicazioni dopo il car e la quarta a Roma.
Io sono stato assegnato alla terza. Quindi, dopo questo primo periodo (forse dopo Pasqua secondo indiscrezioni dei caporali) mi trasferiranno a Napoli per addestramento, forse 10 settimane, e poi finalmente al corpo altrove; ma il capitano non ci ha nascosto che alcuni di noi si fermeranno qui per tutto l'anno (panico e triste malinconia). Ma sopraggiunge qualche voce confortante a dirci che qui non si è trattati male e sembra vero.
Il rancio, secondo alcuni pessimo, è a mio giudizio accettabile, anche se i recipienti, unti e bisunti, sembra non sappiano cosa sia il detersivo. Altro problema contingente è quello dei gabinetti: sembrano trespoli e noi "pappagalli' sopra di loro per tentare di risolvere i vari problemi che restano tali dato che non si vede ombra di carta igienica nel raggio di miglia. Forse coi tovaglioli di carta...
Allo spaccio mi sono procurato un lucchetto per il mio armadio così posso (spero) stare tranquillo. Ma non è che il primo giorno sigh! Alterno momenti di umore instabile a distensione e ottimismo. Non si sta male come nei lager, ma ciò che rende difficoltoso il passar del tempo è la lontananza dagli affetti e numerosi occhi lucidi che mi circondano, di reclute e di qualche giovane graduato, sembrano darmi un segno di assenso.
Non vado oltre per non creare nodi alla gola qui e lì. A presto. Ti bacio. Tuo 000322 Scuri Romano "89° battaglione fanteria Salerno" 3^ compagnia, 2° plotone 8^ squadra. Caserma Cascino 84100 Salerno. Per urgenze gravi tel. 089 351349 (scusa)
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