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sabato 30 novembre 2013

Stagione invernale

Dai, non è tanto male neppure la stagione invernale, se la si prende per il verso giusto. Me ne starei volentieri davanti ad un focolare acceso. Lo scrivo lo stesso, nonostante poi mi arriveranno un sacco di mail spazzatura con proposte di acquisto per un caminetto. La posta elettronica gratuita è una gran comodità, ma poi se scrivi di questo o di quello, puntualmente ti arriva un'offerta per qualcosa in proposito. Come quando parlo del fatto che non riesco a dormire, puntualmente mi arriva un rimedio per l'insonnia. Oppure se faccio accenno a qualche chilo di troppo, profferte a iosa per una dieta veramente efficace.

Ecco lo scotto che dobbiamo pagare per usufruire di un servizio per cui non sborsiamo esplicitamente qualcosa. E' come con la TV privata. Non la si paga, ma poi ti riempi la vita di tante cose inutili e di cui forse non sentivi neppure il bisogno. Ma tant'è. Non ne possiamo fare a meno ed allora via, a fare incetta in questo oppure in quel centro commerciale. Maledetta benedetta crisi. Mieti vittime ingiustamente, ma dai pure una scrollata alle persone così da permetterci di ridare il giusto valore alle cose. Sempre che duri a sufficienza per farlo, visto che ormai si son davvero messi tutti d'impegno per spazzarla via.

Ma non è di questo che volevo parlare. Come al solito divago e parto per la tangente. Basta che un pensiero fluisca dalle dita che subito si disperde in riflessioni collaterali. Vediamo se riesco a riprendere quello stato di grazia che mi pareva di avere nel momento in cui ho deciso di sedermi ancora una volta nell'angolo caldo del mio divano. Un po' di mestieri di casa sono stati archiviati, una buona tisana ha riempito lo stomaco. Chi oserà distogliermi ora da questo gradevole torpore?

Finisce la settimana, ma anche un mese. Presto saremo di nuovo a Natale, forse senza neppure averlo desiderato tanto. Come corre via veloce questa vita. E' come un treno ad alta velocità che scuote le foglie degli alberi che crescono silenziosi lungo il suo cammino, vicino a quei binari lunghi e diritti che gli permettono di portare lontano tante persone indaffarate a restare chiuse nei propri pensieri. Ma in un certo qual modo anch'io non resto fermo e viaggio veloce, su diverse autostrade che mi permettono in un attimo di arrivare ora qui, ora là.

Non dovremmo imparare tutti quanti un diverso stile di vita? Prendiamo a modello la natura che corre, corre, ma poi trova il giusto modo di riposarsi, di ritemprarsi, di raccogliere le proprie energie. Proprio come una pianta che le richiama dalle foglie e così facendo le dissecca e le lascia cadere al suolo. Se l'uomo non avrà perturbato troppo il clima, i suoi storti bronchi torneranno ancora a germogliare ed intorno si udirà il canto felice degli uccelli che, fatto ritorno dai paesi di migrazione, solerti si apprestano a preparare il nido perpetuando così il meraviglioso ciclo della natura che muore, ma poi risorge a vita nuova.

Voglio godermi ogni momento di questa pace, di questo silenzio ovattato reso ancora più reale da un po' di fresca neve che imbianca il paesaggio e rende felici i più piccoli. Voglio provare disagio per il freddo pungente che in queste notti si sta facendo sempre più intenso e provare sollievo nel trovare conforto poggiando le dita sopra il calorifero rovente. Voglio avere ancora un tozzo di pane da mangiare avido senza temere di fare torto a nessuno, senza sentirmi ingiusto se non lo tolgo di bocca e lo porgo a chi ha più fame di me. Voglio un bicchiere di buon vino per chiudere in allegria questa serata cittadina e non più contadina come una volta. Voglio che il dolce sonno dia sollievo alle membra stanche e l'abbraccio contento di Maria Luisa mi tenga compagnia finché verrà domenica e così noi faremo di nuovo festa.


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