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domenica 15 dicembre 2024

Nostalghia

 


Il titolo di questo scritto trae origine dal film di Tarkovskij che ebbi a vedere nel lontano 1983 a Salerno o a Napoli, non ricordo bene, durante il servizio militare. Un amico commilitone, che si era laureato a Brera, aveva tanto insistito con me affinché lo accompagnassi al cinema per vedere insieme questa pellicola uscita di recente. Anche se non ero per nulla interessato a questo genere di proiezione, cedetti infine all'invito e lo accontentai.

Il tipo di nostalgia a cui vorrei fare accenno ora non credo sia troppo legata alla trama di questa pellicola. Fonda le sue radici in un melanconico sentimento dell'anima che al fugace ricordo di qualche momento di vita famigliare, soprattutto con mio padre, vorrebbe ora, come per magia, rivivere qualcuno dei tanti momenti di vita trascorsa insieme nell'ultimo periodo.

E rivivendoli, non vorrei che mi fosse data la possibilità di cambiare qualcosa o di proferire una parola diversa. Vorrei soltanto la grazia di poter ripetere quegli istanti esattamente come sono avvenuti, ma certamente, questo sì, con la chiara consapevolezza di averli già attraversati. E come si resta sorpresi di ritrovare in un piatto, o una vivanda, un sapore che credevamo perduto per sempre, così resterei sospeso per un istante a godere tutto il bello di quel momento, quasi a volerlo congelare in un fermo immagine, solo si potesse premere il tasto "pause" o riavvolgere più e più volte il nastro fino a renderlo irrimediabilmente logoro.


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