Nella fotografia si può vedere un carillon a forma di pianoforte verticale e che mostra ormai i segni del tempo. Di fatto rappresenta il primo regalino che ebbi a ricevere da Santina dopo essere diventati morosi o, come meglio piace a me definire, fidanzati.
Debbo confessare che a motivo dei tre cuoricini trafitti stampati su di esso, quest'oggetto, sebbene fosse stato acquistato dalla mia ragazza per manifestare concretamente con un dono tutto il suo affetto e la sua simpatia nei mie confronti, fin da subito mi lasciò un po' perplesso e non lo accolsi con altrettanto senso d'ironia e leggerezza con cui lei me lo aveva regalato.
Girando la manovella del simpatico balocco, si possono ancora udire le note della famosa melodia ripetuta più volte durante il film "Il dottor Zivago". Pertanto, vista la trama del romanzo che ebbi a leggere ancora durante gli anni del Liceo e poi riprodotta nelle sequenze cinematografiche che sono abbastanza note dato che ogni tanto un canale televisivo o l'altro si prende la briga di riproporne la visione, vedere raffigurati tre cuori trafitti dal dardo non dovrebbe apparire troppo fuori luogo. Ma a me, anche solo il velato accenno ad un terzo soggetto incomodo nell'orbita amorosa di una coppia, appariva come una situazione completamente da ricusare e pertanto non sono mai riuscito a nutrire un sentimento di completa simpatia per quest'oggetto.
Poi però l'altra mattina, mentre raccontavo in sogno questi pensieri ad un gruppetto di giovani che avevano fra le mani questo carillon, ho avuto come un sussulto improvviso convenendo che il disegno con i tre cuori trafitti potesse essere in qualche modo una sorta di premonizione nelle vicende amorose che mi riguardano.
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