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venerdì 24 dicembre 2021

Al bivio

 

Avevo pensato che il post precedente potesse risultare l'ultimo da me pubblicato su questo blog dopo quasi sedici anni, per così dire, di onorato servizio. Nell'ultimo periodo mi è sembrato di essermi distaccato molto dal proclama fatto all'inizio e che campeggia in chiara evidenza a fianco del nome che volli attribuire a questo spazio.

Pubblicare il pensiero di una piccola anima, anche quello più intimo, è certamente ambizioso oltre che fortemente rischioso. Si lasciano lì nel web, alla mercé di chiunque, le proprie riflessioni e purtroppo non ci sono soltanto occasionali lettori che talvolta si soffermano e con curiosa attenzione riescono ad arrivare fino in fondo all'ultimo capoverso (Qualche volta però è capitato ed alcuni commenti che ho approvato per la pubblicazione son lì a darne testimonianza).

In questi giorni mi son sentito come di fronte ad un bivio, dove si decide di rallentare per un attimo il cammino onde mettere meglio a fuoco quale direzione prendere. Non proprio come quegli automobilisti in cui talvolta ci imbattiamo che presi da panico si fermano esattamente nel mezzo non sapendo se proseguire a destra oppure a sinistra del proprio senso di marcia.

Ho già riportato in un altro post che mi sono preso l'impegno di essere presente su queste pagine con almeno un contributo mensile. Se non riuscissi a tener fede a questo proposito, ne sono abbastanza certo, vorrebbe dire che sono arrivato al termine di questa per me bella esperienza. Ma non è stato così. Ancora una volta m'è venuta la voglia di tamburellare le dita su una tastiera per provare a mettere in fila alcune mie riflessioni.

E' molto probabile che anche tanti articoli precedenti siano qualcosa di intimo e personale senza che possano prestare troppo il fianco ad attacchi malevoli, né rappresentare una vulnerabilità esposta alla minaccia di qualche malintenzionato. In ogni caso, ancora una volta, accetto il rischio, così come ho fatto tempo addietro con le prime pubblicazioni fra cui si annoverano anche componimenti che risalgono ad anni precedenti la fondazione di questo blog.

L'immagine del bivio mi sembra una metafora adatta per le tante scelte che ogni giorno ci troviamo ad affrontare. Forse, chissà, non è soltanto questione di un semplice dualismo, ma di fronte a noi si staglia un ampio ventaglio di possibilità che rende ardua la decisione da prendere. Poi per un po' si prosegue spediti e senza cambi di direzione, come quando si viaggia in autostrada.

La vita, con la sua ricchezza di situazioni, ci mette continuamente di fronte a delle scelte. Proprio ieri passeggiavo per strada in pausa pranzo, in un momento in cui non sarebbe stato tanto il tempo di andarsene in giro a scattare fotografie da pubblicare compulsivamente sui social. Eppure, sfidando il congelamento delle dita, a più riprese estraevo il cellulare dalla tasca per immortalare questo o quell'addobbo. Assieme a me pochi altri turisti, famiglie con bambini, che sfruttavano il primo giorno di vacanza di scuola con impavida incuranza della temperatura esterna decisamente bassa.

Nei vari andirivieni ad un certo punto mi son quasi trovato in competizione con una signora che stava fotografando i miei stessi soggetti. O forse, al contrario, mi son ritrovato io ad effettuare le sue stesse inquadrature. E così per un attimo ci siamo incrociati ed i miei occhi hanno puntato diritti i suoi ed entrambi per qualche frazione di secondo abbiamo sostenuto il reciproco sguardo.

Mentre mi allontanavo, lasciando cadere all'indietro altre distratte occhiate, non potevo fare a meno di pensare a quello sguardo che per un istante aveva puntato il mio. Anche lei sola, fuori a prendere freddo? Cosa potrebbe impedirmi di proferire un commento, magari prendendo spunto proprio dalla comune attività di ripresa fotografica? Ma non sono in cerca di avventure, anche se il sangue ribolle ogni volta in cui si presenta un sia pur timido accenno di occasione.

Si può essere invitati a cogliere la succosa mela, ad accarezzare l'idea di addentarla a pieni morsi perché ci pare cosa buona e, lo sappiamo, si vive una volta sola ed ogni lasciata è persa. Ma si può anche restare ben saldi di fronte all'occasione che fa l'uomo ladro soltanto se allunga la mano invece di trattenerla ben ferma.

Ci sono promesse che abbiamo fatto un giorno alla donna o all'uomo della nostra vita che reclamano il loro diritto di essere mantenute ed è nostro dovere farlo senza infrangere quella solida promessa di felicità per un attimo di fugace piacere.

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