Ho combattuto con le parole ed ho perso
perché la mia lingua era affilata,
ma non abbastanza da penetrare fino al
punto di divisione del corpo e dell'anima.
Ho lottato tenacemente oltre ogni
possibilità di resistenza, tenendomi
in piedi anche quando sentivo le forze
venir meno, quando il vigore finiva.
Ho amato ogni momento come se non
ve ne fosse un altro, perché è giusto
bere fino in fondo il calice che
ci vien servito, dolce o amaro che sia.
Ho pregato che venisse un giorno migliore
dove ognuno potesse sorridere,
ma la cattiveria è stata superiore alla
grazia e lo sconforto ha regnato sovrano.
Ho desiderato tornare indietro nel tempo
per cambiare le scelte di un giorno,
ma una sola possibilità è data e quel che
non si sceglie resta perduto per sempre.
Ho messo pace nell'animo perché ormai
tutto era compiuto e non sarebbe servito
implorare un diverso destino.
Più di ogni cosa ora conta accettare.
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