Quando ho detto a mia moglie che il suo nome poteva essere scandito così come compare nel titolo, s'è un po' meravigliata per non averci mai pensato.
Domani sarà il suo compleanno e, vinto dalla pigrizia, mi presenterò a lei con le mani vuote e senza un dono particolare per sottolineare la circostanza. Nonostante la giornata uggiosa, oggi mi sento un po' euforico e quindi le ho già detto che, invece dei regali, proverò a dispensarle qualche sorriso in più. Non so voi, ma a me si riempie il cuore di gioia vedendo sorridere chi mi sta dinanzi. La mia massima aspirazione è riuscire a far sorridere sempre di gioia chi ha scelto di camminare al mio fianco.
Ieri sera in TV ho rivisto assieme a mia moglie il film "L'ultimo sogno", con Kevin Kline. Lei non l'aveva mai visto e quindi l'ho preferito ad altre trasmissioni. Non voglio raccontarvi la trama e così facendo guastarvi la possibilità di goderne a pieno la visione, casomai ve ne capitasse l'occasione. Però posso tranquillamente riportare una battuta che viene detta in una delle ultime scene del film. Il figlio domanda ad un certo punto al padre cosa la madre avesse fatto per farlo innamorare. Egli risponde in tutta semplicità che lei gli aveva sorriso.
Maria Luisa ed io, girandoci di scatto l'un verso l'altra, ci siamo profusi simultaneamente in una fragorosa risata di approvazione perché è stato così anche per noi.
Qualche volta lei si rammarica perché le sembra di non vedermi così felice come vorrebbe e si sente per questo un po' sconfitta. In quelle circostanze le dico che non deve dare troppo peso al mio aspetto esteriore che risente del mio vissuto recente ed anche di quello passato. Ma dentro mi sento contento di poter dare e ricevere in reciproco scambio.
Anche se l'ho già detto, mi piace riportarlo ancora. Quando rimasi vedovo, chiesi a Dio di farmi incontrare un'altra donna da amare così da dimostrare concretamente che, se Santina fosse vissuta più a lungo, ne sarei stato capace.
La mia preghiera non è rimasta inascoltata e ben presto le nostre vite han trovato modo d'intrecciarsi. Sì Maria, perché Lui sa.
Domani sarà il suo compleanno e, vinto dalla pigrizia, mi presenterò a lei con le mani vuote e senza un dono particolare per sottolineare la circostanza. Nonostante la giornata uggiosa, oggi mi sento un po' euforico e quindi le ho già detto che, invece dei regali, proverò a dispensarle qualche sorriso in più. Non so voi, ma a me si riempie il cuore di gioia vedendo sorridere chi mi sta dinanzi. La mia massima aspirazione è riuscire a far sorridere sempre di gioia chi ha scelto di camminare al mio fianco.
Ieri sera in TV ho rivisto assieme a mia moglie il film "L'ultimo sogno", con Kevin Kline. Lei non l'aveva mai visto e quindi l'ho preferito ad altre trasmissioni. Non voglio raccontarvi la trama e così facendo guastarvi la possibilità di goderne a pieno la visione, casomai ve ne capitasse l'occasione. Però posso tranquillamente riportare una battuta che viene detta in una delle ultime scene del film. Il figlio domanda ad un certo punto al padre cosa la madre avesse fatto per farlo innamorare. Egli risponde in tutta semplicità che lei gli aveva sorriso.
Maria Luisa ed io, girandoci di scatto l'un verso l'altra, ci siamo profusi simultaneamente in una fragorosa risata di approvazione perché è stato così anche per noi.
Qualche volta lei si rammarica perché le sembra di non vedermi così felice come vorrebbe e si sente per questo un po' sconfitta. In quelle circostanze le dico che non deve dare troppo peso al mio aspetto esteriore che risente del mio vissuto recente ed anche di quello passato. Ma dentro mi sento contento di poter dare e ricevere in reciproco scambio.
Anche se l'ho già detto, mi piace riportarlo ancora. Quando rimasi vedovo, chiesi a Dio di farmi incontrare un'altra donna da amare così da dimostrare concretamente che, se Santina fosse vissuta più a lungo, ne sarei stato capace.
La mia preghiera non è rimasta inascoltata e ben presto le nostre vite han trovato modo d'intrecciarsi. Sì Maria, perché Lui sa.
5 commenti:
Ciao Romano, Lui sa, in due piccole piccolissime parole, c'è il senso stesso della vita, dell'amore e della fede, fede che purtroppo va perdendosi rimpiazzata da inutili "idoli", telefonini, auto, vestiti e tutto "l'apparire" possibile, siamo disposti a qualunque cosa pur di scappare dalle nostre vuote vite...
Per mia fortuna, grazie ad alcuni fortunati incontri, mia moglie, il nostro parroco e quello che poi ci sposò ed alcuni veri amici, sono riuscito a mettere ordine nel mio caos, e la fede, quella vera, è tornata al mio fianco.
Sto bene.
Ciao.
P.S. Di seguito, ti riporto, nel caso non l'avessi già letta, le risposta al commento che mi hai lasciato...
Ri ciao.
Ciao, bel commento, fiammelle che si affievoliscono, perché non ce ne accorgiamo? Forse perché accecati dalla nuova fiamma che ci abbaglia?
Se poi questa fiamma è l'inizio di una fulgida nuova vita o, più probabilmente, una fiammata che lascerà solo brutte ustioni, non ci è dato saperlo o meglio, non ci interessa saperlo, noi come testosteroniche falene ci lanciamo verso queste luci con un solo intento, e non c'è bisogno di scrivere qual'è...
Io intanto mi sono messo a leggere il tuo di blog, lo trovo estremamente "vivo" e sincero, quindi continuerò a leggere gli arretrati e ti metto nel mio blog roll per le nuove pubblicazioni.
Ti faccio delle tardive condoglianze per la tua perdita, e sono felice di sapere che quel vuoto è stato riempito...
Ciao e grazie.
Bello! Anche a me piace giocare con le parole!!! Maria, lui sa.... Però Romano, un consiglio spassionato, da donna...un regaluccio a tua moglie...lo farei....
Margot
Lui sa, e anche voi, ascoltando e ascoltandovi, sapete.
ciao
Quest'anno non mi son fatto trovare impreparato. Ho agito per tempo e l'ho vestita di tutto punto. Auguri, buon compleanno amore.
Posta un commento