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domenica 22 gennaio 2006

Kuki Gallmann

Nel 2003, dopo aver visto in TV il film "Sognando l'Africa", ho contattato la scrittrice Kuki Gallmann dai cui libri questo film è stato tratto. Per diverso tempo ho avuto una corrispondeza epistolare a cui pazientemente ha sempre risposto. Ecco una delle mail più belle che mi abbia mai scritto.

----- Original Message -----
From: "KUKI GALLMANN" <;gmfkenya@africaonline.co.ke>
To: "Scuri Romano"<scuri@libero.it>
Sent: Monday, July 14, 2003 4:18 PM
Subject: Re: To share
Caro Romano,

ho appena ricevuto tutti gli accumulati emails; in Laikipia non ho modo di guardare gli emails regolarmente.
La vita e' un gioco che dobbiamo giocare nel modo migliore. Perdere chi si ama, drammi di vario tipo, gioie e trionfi, amarezze e delusioni sono parte del gioco e spetta a noi reagire positivamente e andare avanti fino alla fine, allegramente ma non superficialmente, fino a quando verra' anche il nostro momento, che e 'inevitabile, e' solo questione di giorni settimane mesi o anni, che, al cospetto dell'infinito a cui apparteniamo non sono nulla.
La perdita di qualcuno che amiamo e' una scossa profonda, ma non possiamo far nulla per cambiare il passato; possiamo solo cambiare il modo in cui viviamo il presente, e cio' facendo il futuro, che d'altronde veramente non esiste, perche' quando lo raggiungiamo il futuro diviene presente; percio' cio' che conta e' il presente. E' l'unica vera realta'.
Il tempo ti portera'altri incontri e forse altre separazioni come a tutti noi; vediti come uno dei molti che hanno temporaneamente perduto la presenza fisica di coloro che amavano-ma non la presenza spirituale-niente si crea e niente si distrugge-; se leggi gli annunci funebri in qualsiasi quotidiano , pensa che ognuno doi quelli che vanno avanti lascia madri, padri, mogli figli sorelle o amici. E' successo a te; e' successo a me; e' successo a tanti e sara' sempre cosi' perche i nostri corpi non sono che involucri perituri e la farfalla che conteniamo prima o poi, volera' via al momento giusto-anche se a quelli che restano il momento non sembra giusto, in realta' lo e' perche' il destino si e' compiuto in quel momento ed e' inevitabile-.Qui in Africa quando qualcuno muore dicono "saa yake alipiga" la sua ora e' battuta. E accettano cio'che non si puo' cambiare.
Accettare, e andare avanti a testa alta, coi bei ricordi e l'amore che non muore, dedicandosi completamente o in parte a una causa che va al di la' del nostro interesse personale e' la chiave per guarire. Per me Emanuele e Paolo sono in ogni tramonto, in ogni elefante, in ogni folata di vento e un giorno anch'io saro' cosi' e tu pure cosi' come ora tua moglie.

Coraggio.

Kuki

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