A chi non piacerebbe sapere quello che le donne vogliono? Ci sono fior d'interessi economici che ruotano intorno a questa domanda. I desideri delle donne mutano nel tempo ed è abbastanza banale affermare che le nostre figlie non desiderano più le stesse cose che hanno desiderato un tempo le nostre madri. Esistono comunque valori fondamentali ed irrinuciabili che il tempo non cambia, ma che le abitudini soffocano non poco. L'emancipazione femminile, se da una parte è stata una conquista più che necessaria, dall'altra è concausa di quello che definirei "squilibrio relazionale" fra uomini e donne.
E' luogo comune, e come tale con un certo fondamento di verità, che i maschi italiani siano un popolo di mammoni. Più di una volta ho sentito affermare che le donne si stufano di noi perché si scoprono a doverci fare da mamme. Divertente è contatare che chi dice questo finisce poi con lo sposare proprio quella categoria di uomini di cui dicono di averne le tasche piene. Anche noi abbiamo la nostra parte di colpa per questo stato delle cose. Ci siamo fatti da parte, abbiamo applaudito all'ingresso in società del gentil sesso, abbiamo dischiuso le porte del potere, abbiamo consentito l'accesso alle poltrone ed ai ruoli storicamente riservati a noi uomini. Chi dice che ancora troppi posti sono in mano agli uomini non tiene conto del fattore tempo. In certi settori ci sono poche donne, non perché gli uomini le respingano, ma perché le donne non si fanno avanti con maggiore energia e determinazione. A quei livelli, nessun uomo è disposto a farsi da parte solo per galanteria: chi muove le leve del comando se le tiene ben salde finché qualcun altro meglio dotato, uomo o donna che sia, non è in grado di prenderne il posto. Contemporaneamente noi uomini ci siamo dedicati maggiormente alle attività che in passato più frequentemente sbrigavano le nostre madri. In questa commistione di ruoli però si sono persi di vista alcuni punti fondamentali. La donna non sarà mai un uomo e viceversa un uomo non sarà mai una donna. E' ovvio! E quindi è sbagliato pensare che entrambi abbiano il medesimo approccio alle cose da fare. Entrambi possono giungere al successo anche se per strade diverse.
Quello che le donne non vogliono più è di lasciarsi guidare da noi, di essere da noi protette perché non ne hanno più bisogno. Tipico dell'uomo è badare all'apparenza, mentre la donna da sempre è stata abituata a far emergere la sostanza. L'idealità maschile è sempre stata ben bilanciata dal pragmatismo e dalla concretezza femminile. Purtroppo mi duole constatare che le donne stanno diventando sempre più superficiali e a caccia dell'effimero. Non sembrano più interessate alla sostanza ed all'essenza della vita. Questo lo si constata anche nel sempre minor desiderio delle donne di fare figli. Procreare non è più tra gli obiettivi primari anche se fare figli sarà la cosa migliore che ci resti da fare ancora per molto tempo. Generare una nuova vita richiede tutta la concretezza delle donne di un tempo, ma questo atteggiamento sta via via scomparendo in favore di cose meno meritevoli. Le donne non cercano più un uomo con cui fare un figlio e sempre più uomini rifuggono da relazioni sterili in tutti i sensi. Apparentemente il tenore di vita è alto, ma nella realtà dei fatti sono le cose vane che ci muovono ogni giorno.
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