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domenica 19 febbraio 2006

Giornalismo pettegolo

Le vicende di questi giorni suscitano in me un pensiero ricorrente. Il giornalismo, ma farei meglio a dire la mente di molti giornalisti, ha perso la bussola e vaga senza più rotta. In nome di una presunta libertà di stampa sta passando di tutto e di più e lo sta facendo in modo tale che dubito sia trama e disegno precostituito da parte di qualcuno che dall'alto manovra tutto quanto. Mi pare invece di assistere a delirante pettegolezzo alla ricerca del sensazionale ad ogni costo sviando completamente da quelli che sono realmente i mali ed i problemi del nostro tempo. I potenti stessi, quelli insomma che hanno l'ingrato compito di governare, sono constantemente in lotta per incanalare entro giusti argini i vari sconquassoni che poche menti armate di parola procurano ogni giorno insensatamente. Non serve dare eco alle azioni scellerate di pochi che pubblicano vignette o altri che le ristampano sulle proprie magliette. Tutto l'occidente sembra ormai pensarla come loro e forse vorrebbero farci credere che il male sta altrove trascinandoci nuovamente in devastanti guerre di religione. Sicuramente non è questo il loro scopo, ma cosa importa se questi sono gli effetti? Libertà di stampa e di parola esistono realmente se il coraggio della denuncia non è omertoso e deferente nei confronti di chi veramente sta saccheggiando il nostro pianeta e rendendo le masse sempre più esasperate a cui non resta altro da fare che aggrapparsi a quanto di più sacro ancora possiedono. Noi a pancia piena ormai non combattiamo più per nulla, ma se non ci destiamo da questo colpevole torpore, se non riaccendiamo il lume della ragione, se non cambiamo presto le nostre prospettive, ci ritroveremo a dover rimpiangere presto il lusso trafugato. Non sappiamo più combattere ed abbiamo perso la voglia di lottare per i valori ed ideali che ci hanno tramandato i nostri padri. Quello che possediamo ci verrà presto tolto con rapida aggressione dall'esterno e da dentro. Non illudiamoci. Chi è qui tra noi è sopito, ma in caso di generale rivolta sarà certamente pronto ad unirsi nella lotta. Vi scongiuro. Abbia termine questo giornalismo pettegolo, fazioso ed ipocrita perché altrimenti la povera gente, come un ladro, verrà presto a riprendersi le sue cose e quello che abbiamo accumulato avidamente in questi anni non servirà minimamente a lenire il dolore delle nostre ferite. Non abbiate la coda di paglia perché non parlo per i giusti, ma per tanti che non riconoscono l'errore e perseverano. Il mondo è come noi lo facciamo. Felice di sbagliarmi e di non essere l'ennesima Cassandra.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Volevo spendere anch'io quattro righe sul giornalismo pettegolo, dal quale sono stata personalmente danneggiata di recente.
Quanto a questi sproloqui che vengono riportati quotidianamente su giornali di gossip o siti Internet, mi chiedo: ma è ancora possibile che oggigiorno, in pieno nuovo Millennio, ci siano in giro tanti giovani di buona volontà, con tanto di laurea, che non riescono ad entrare, malgrado i loro sforzi, nel mondo del lavoro, e poi venga data la possibilità a questi fantomatici "re del gossip" di guadagnare fior di quattrini, mettendo in giro delle vere e proprie bufale? Come quella della presunta love story tra il conduttore televisivo Carlo Conti e la valletta Roberta Morise che, secondo queste menti deviate e deliranti, erano addirittura "pronti per sposarsi"...
Il mio Carlo, nella puntata del quiz televisivo "L'EREDITA", andata in onda il 7 Febbraio 2010, ha smentito tutto, sostenendo che questa notizia è "UN'ANATRA"!!!!!
Se i signori giornalisti di DIVA E DONNA non ci credono ancora, vadano pure negli archivi RAI a consultare e pescare questa puntata (ed anche quelle successive) ed aprino bene gli occhi e le orecchie!!!!!!!!!!!!!!!
Sono soddisfatti adesso? O vogliono che gli dica di smentire nuovamente? Se è così, non facciano complimenti.
Lo staff giornalistico di Diva & Donna deve solo vergognarsi per la figura barbina che ha fatto con milioni e milioni di italiani e ringraziare il Padreterno che io non chieda loro il risarcimento per il danno morale che io ho subìto: se un giorno la loro rivista chiuderà i battenti, potrò solamente tirare un respiro di sollievo e provare una grande soddisfazione.
Le chiacchiere di questi signori gossipari fanno soltanto salire un senso di nausea e non possono nemmeno competere coi discorsi di quattro beoni brilli fino all'osso al riparo di una fatisciente taverna, perchè "IN VINO VERITAS"
Non si deve confondere il vero giornalismo (quello basato sull'informazione socialmente utile, fatto di notizie REALI e svolto da seri professionisti che sanno quello che dicono ed hanno studiato e messo in pratica il frutto della loro sapienza) con un gossip fatto di ridicole congetture, che di reale hanno ben poco, frutto evidente di una spicciola sottocultura che scavalca le barriere dell'immaginazione umana ed offende profondamente l'intelligenza di un popolo come quello Italiano che, sì, ha grandi risorse, ma che, per converso, è portato a credere senza alcuna riserva a tutto ciò che viene messo in giro.
Chi scrive è persona intelligente, matura, così come spero, lo sarà chi apprezzerà questo intervento.
E spero tanto che in un futuro, nemmeno troppo lontano, con tutti i guai che affliggono il nostro paese, il giornalismo diventi una cosa seria al 100% e che i pettegolezzi siano solo degli innocui venticelli fatti nei salotti delle nostre case, tra quattro amiche, davanti ad una semplice tazza di tè.
Grazie per l'ascolto e Buona Fortuna!!!