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sabato 31 maggio 2008

L'azzurro


Il mio colore preferito è il verde, da sempre. Ma è l'azzurro che suscita in me maggiori emozioni.

E' il nome di una canzone di Celentano, scritta da Conte. Densa d'immagini estive, di desiderio di ristoro, di antiche nostalgie, di fuga dalle noie. ... Ora mi annoio più di allora, neanche un prete per chiacchierar...

Sequenze lontane, troppo avulse dai nostri desideri moderni. O forse no, perché l'uomo, ieri come oggi, ha ancora bisogno di pane, anche se questo non basta.

Quanto azzurro nelle parole del parroco dei miei vent'anni. Durante il servizio di leva sapeva farsi a me vicino come un padre, con una semplice lettera, ma con un'amicizia che poi da sempre mi accompagna in questa vita che ha assunto nel tempo tutte le sfumature dell'iride. I colori caldi per i momenti di gioia; i colori freddi per il tempo del dolore.

Quanto azzurro nel pellegrinaggio in pullman a Lourdes. Il mistero dell'incarnazione, l'Immacolata concezione vissuti come esperienza salvifica. Quanto azzurro nell'acqua che sgorga ai piedi della grotta e che ha davvero il potere di ridonare la salute, solo che tu lo creda.

Quanto azzurro in una giornata di fuga dal lavoro per raggiungere Maria Luisa su in montagna a Siusi.

Quanto azzurro nel giorno del nostro matrimonio. In cielo, come negli occhi di tanti che hanno partecipato alla gioia di quel momento.

Quanto azzurro nel pomeriggio passato a Zone a riveder le piramidi, ad ammirare il Sebino dall'alto, come nella foto di apertura.

Quanto azzurro dietro al grigio di ogni giorno che poi è solo una nuvola leggera che lascia lacrime d'acqua e se ne va.

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