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sabato 13 maggio 2006

La diluizione

Eppure sono felice. Sì, sento tornare la felicità che tanto mi è mancata in questi anni.

In passato per me essere felice derivava soprattutto dall'amore che davo e scambievolmente ricevevo da Santina.

Ora è diverso. Credo di avere bisogno di un sacco di cose che mi mancano e che non sono in vendita. Eppure sento ugualmente crescere dentro una felicità nuova che non provavo da tempo.

E' la gioia di continuare ad amare e vedere la tua vita come una cosa buona. E' la serenità di avvertire che il tempo ci rende capaci di affrontare le difficoltà e superarle.

Programmo i computer per lavoro e con passione. Mi piace constatare che con l'impegno e la perseveranza si può raddrizzare una vita che sembrava irrimediabilmente storta.

Si può essere felici anche in catene e privati di ogni libertà. La felicità deriva dal riuscire a vivere al meglio qualsiasi situazione ci si ritrovi ad affrontare, dalla certezza di non essersi persi.

Il distacco dalle cose e dalle persone, viste come egoistico possesso, ci toglie la paura di perderle. L'angoscia e la depressione non ci assalgono più se non cerchiamo la gioia nelle cose lontane e che mai arriveremo a vedere.

Imparare a far tesoro di quello che abbiamo ricevuto con abbondanza. Diluire la pienezza e l'intensità di tanti momenti passati per trarne quotidiano beneficio.

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