Translate

sabato 29 luglio 2017

A mano libera

Questa settimana ho eseguito Paint dalla macchina virtuale Windows 10 Creators Update. Dovevo catturare uno screenshot di una applicazione per allegarlo come documentazione nell'invio di una email destinata ai colleghi oppure ad un cliente.

La scritta "Open Paint 3D" posta a destra nella barra degli strumenti del noto programma di disegno ha destato immediatamente la mia curiosità e ci ho cliccato sopra senza indugio. Rapidamente ho passato in rassegna le funzionalità della nuova applicazione ed ho pensato che avrei potuto avere un'evoluzione nello strumento che abitualmente utilizzo per vivacizzare i post del blog con un'immagine.

Ieri sera ho attivato Windows 10 upgrader, il tool che consente di scaricare dai server Microsoft la nuova distribuzione senza aspettare che venga proposta, credo fra non molto, come aggiornamento automatico di Windows Update.

Quando sono andato a letto, ben prima della mezzanotte, la percentuale di avanzamento si attestava intorno al 42%. Ho disabilitato lo spegnimento del disco nelle opzioni avanzate del risparmio energetico ed ho lasciato che il PC di casa effettuasse pazientemente il pigro download dato che non dispongo di una più veloce connessione in fibra ottica. Per quel che serve a me, i pochi megabit bastano ed avanzano. Non sono poi così lontani gli anni in cui mi connettevo ad internet in dial-up via modem.

Poco prima dell'alba, per esigenze fisiologiche mi sono alzato per andare in bagno e ne ho approfittato per dare un'occhiata allo stato dell'aggiornamento. L'installazione era stata completata, ma ora il sistema doveva applicare tutta una serie di fix e patches di sicurezza rilasciati posteriormente alla build di marzo 2017.

Tutto è andato liscio, senza intoppi di sorta, ben diversamente da quanto mi era capitato in azienda con la macchina virtuale. Un driver dell'ambiente di virtualizzazione presentava dei problemi ed avevo voluto effettuarne l'aggiornamento. Non l'avessi mai fatto! Il sistema divenne instabile con una serie ininterrotta di reboot a cui non riuscivo a porre rimedio, né con avvii in modalità provvisoria, né con opzioni di recupero offerte subito dopo il boot. Non mi restava altro da fare che ripristinare la precedente versione di Windows 10 e ripetere l'aggiornamento da capo tralasciando l'avviso di errore, che per altro era visibile soltanto nelle opzioni avanzate dei dispositivi hardware.

Stamattina ho giocato un poco con Paint 3D. Divertente, ma non fa per me. Non ho gettato la spugna definitivamente. Può darsi che in futuro torni ad utilizzarlo, magari soltanto per inglobare negli elaborati fatti col vecchio Paint 2D qualche particolare che con tale rozzo strumento non riuscirei mai a manipolare adeguatamente come vorrei.

Prima o poi darò ragione alla commessa del colorificio. Non aspetterò la pensione ed acquisterò tele, pennelli e colori ad olio per cimentarmi concretamente in un'attività in cui l'odore della trementina non potrà mai uscire dallo schermo di un PC. Anche se, a onor del vero, la celerità e la rapidità di diffusione e condivisione non hanno eguali con quanto si può realizzare in digitale.

Nessun commento: