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venerdì 22 luglio 2011

Cosa vorrei sentirmi dire dai medici

E' ovvio che cosa vorrei sentirmi dire dai medici, che tutto va bene, che tutto è a posto per sempre. Sappiamo che non è sempre così, ma almeno vorrei che mi dicessero sempre la verità. Sono brutte e inutili quelle mezze verità. Gli ammalati sono si ammalati, ma non sono stupidi, anzi, la malattia acquisisce i sensi e capiscono molto di più di quanto le parole non dicono. Tanto vale dire la verità, tale e quale com'è. Certo nel modo più dolce possibile, ma la verità.

Gli ammalati sono a letto, pensano, valutano, salutano... e non vogliono essere presi in giro. Almeno io. So che alcuni familiari preferiscono "proteggere" il congiunto, imbastendo una rete di pietose bugie che non convincono nessuno, che fanno più male che bene, che non permettono neppure di organizzare il nostro futuro, breve o lungo che sia.

Tratto da:

AVREMMO VOLUTO FOSSE ALTRO
Cinque donne raccontano il loro viaggio dentro il tumore
A cura di Carmine Lazzarini


Finora mi ero astenuto dall'aggiungere commenti in merito a questi ultimi brani pubblicati perché, come già espresso in un vecchio post, mi sembrava quasi di sminuirne l'originaria forza, nonostante alcune lievi imprecisioni delle scriventi. In questo caso voglio fare un'eccezione e ribadire, casomai ce ne fosse bisogno, che il concetto espresso sopra mi trova pienamente d'accordo e che anch'io, durante la malattia di Santina, ho sperimentato atteggiamenti poco schietti da parte dei medici. Tanté che anche mia moglie ebbe a dire in alcune circostanze che lei non era scema. Aggiunse anche che i medici le facevano tante "moine" di fronte, ma poi la "pugnalavano" nella schiena.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Romano. Ho seguito sltuariamente il tuo blog...
Ho vissuto recentemente molto da vicino il "percorso" del malato di cancrofino all'epilogo e sono rimasta scossissima.
Il pezzo che hai appena riportato è vero. Concordo con ogni parola.
...
e.