Non so se anche voi avete mai avuto la mia stessa impressione, ma io credo di avere fatto esperienza della fondamentale bontà dell'animo umano quando non si sa bene come raggiungere una destinazione ed allora si accosta l'auto per chiedere aiuto a chiunque stia passando lì vicino a noi in quel momento.
Avete notato come, dopo un breve momento di diffidenza, quando la persona interpellata ha messo a fuoco che siamo in difficoltà, cambi repentinamente l'espressione del proprio volto e si avvicini sorridente a noi per capire bene cosa stiamo cercando?
Se non siamo in grado di fornire alcun aiuto - alzi la mano chi a sua volta non è mai stato avvicinato da qualcuno che chiedeva indicazioni stradali - il nostro rammarico è grande ed a malincuore diciamo che non siamo di quelle parti oppure che quel posto è altrove e noi non l'abbiamo mai sentito nominare. Non ci par vero di non essere utili almeno un poco, quindi ci congediamo dicendo di provare più avanti che là senz'altro troveranno qualcuno che saprà indicare loro come raggiungere la meta.
Perché esce il meglio di noi quando qualcuno ha smarrito la via? Ci sbracciamo a tal punto che, se ci potessero filmare con telecamera nascosta, ne verrebbe un video divertente da pubblicare su YouTube. Credo che ciò sia dovuto prevalentemente al tipo di richiesta che stiamo effettuando quando cerchiamo indicazioni viarie. Non abbiamo bisogno che l'altro ci dia qualcosa di sé, così da renderlo più povero. Mettiamo a nudo la nostra inferiorità e, soprattutto se non stiamo proferendo l'improbabile richiesta dal finestrino di un alto SUV, sicuramente dotato di navigatore satellitare, riusciamo ad accattivarci la simpatia di chiunque transiti a piedi in quel momento.
Volentieri porgiamo una mano e, se anche le nostre doti di eloquenza non fossero delle migliori, compiamo ogni sforzo per fornire indicazioni il più possibile precise, impreziosendole di particolari e di riferimenti che possano restare impressi nella memoria a breve termine dell'interlocutore, anche durante il successivo tragitto da compiere senza di noi.
Avete notato come, dopo un breve momento di diffidenza, quando la persona interpellata ha messo a fuoco che siamo in difficoltà, cambi repentinamente l'espressione del proprio volto e si avvicini sorridente a noi per capire bene cosa stiamo cercando?
Se non siamo in grado di fornire alcun aiuto - alzi la mano chi a sua volta non è mai stato avvicinato da qualcuno che chiedeva indicazioni stradali - il nostro rammarico è grande ed a malincuore diciamo che non siamo di quelle parti oppure che quel posto è altrove e noi non l'abbiamo mai sentito nominare. Non ci par vero di non essere utili almeno un poco, quindi ci congediamo dicendo di provare più avanti che là senz'altro troveranno qualcuno che saprà indicare loro come raggiungere la meta.
Perché esce il meglio di noi quando qualcuno ha smarrito la via? Ci sbracciamo a tal punto che, se ci potessero filmare con telecamera nascosta, ne verrebbe un video divertente da pubblicare su YouTube. Credo che ciò sia dovuto prevalentemente al tipo di richiesta che stiamo effettuando quando cerchiamo indicazioni viarie. Non abbiamo bisogno che l'altro ci dia qualcosa di sé, così da renderlo più povero. Mettiamo a nudo la nostra inferiorità e, soprattutto se non stiamo proferendo l'improbabile richiesta dal finestrino di un alto SUV, sicuramente dotato di navigatore satellitare, riusciamo ad accattivarci la simpatia di chiunque transiti a piedi in quel momento.
Volentieri porgiamo una mano e, se anche le nostre doti di eloquenza non fossero delle migliori, compiamo ogni sforzo per fornire indicazioni il più possibile precise, impreziosendole di particolari e di riferimenti che possano restare impressi nella memoria a breve termine dell'interlocutore, anche durante il successivo tragitto da compiere senza di noi.
Una volta mi è perfino capitato di chiedere indicazioni ad un tale che si è offerto di farmi strada con la sua auto. "Sto proprio andando in quel posto, non è molto lontano da qui, ma neanche tanto facile da raggiungere e vi potreste perdere. Se venite dietro a me, vi faccio strada; quando arriverete in quel punto, io proseguirò a destra. Voi andate a sinistra ancora per trenta metri e siete arrivati".
Curiosa questa cosa dell'uomo che sa dare spontaneamente, se percepisce che il suo intervento è immediatamente utile all'altro! Nell'assistere qualcuno in questo modo, ci sentiamo gratificati ben oltre le misere indicazioni che siamo stati in grado di fornire e, con elevata autostima, proseguiamo sorridenti per la nostra strada. Sembra proprio che con il nostro sguardo diciamo al mondo: "C'è nessun altro che vuole sapere dove andare adesso?".
Curiosa questa cosa dell'uomo che sa dare spontaneamente, se percepisce che il suo intervento è immediatamente utile all'altro! Nell'assistere qualcuno in questo modo, ci sentiamo gratificati ben oltre le misere indicazioni che siamo stati in grado di fornire e, con elevata autostima, proseguiamo sorridenti per la nostra strada. Sembra proprio che con il nostro sguardo diciamo al mondo: "C'è nessun altro che vuole sapere dove andare adesso?".
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