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sabato 26 agosto 2006

Desideri realizzati

Ecco cosa scrivevo quasi quattro anni fa.
(Il testo completo nel post Voglia di tenerezza pubblicato a gennaio 2006).

Desidero più che mai il calore di un abbraccio femminile. Potrò ancora tornare a sorridere? Non il sorriso di un giorno sereno, ma il sorriso che nasce dalla gioia di un amore sicuro. Non è bene che l’uomo resti solo. Eppure mi rendo conto che attualmente è la soluzione migliore. Il tempo che mi resta da dedicare ai figli, dopo aver sbrigato le varie incombenze, è veramente poco. Un amore ti assorbe totalmente e rischierei di tornare un padre negligente come l’anno passato, quando poco dopo la tua morte, per alcuni mesi sono stato un uomo felice con una donna accanto. Il tempo mi deve aiutare a sopportare questo. Vivere serenamente senza quell’opprimente sensazione d’incompletezza per una donna che manca. Se la felicità a cui ogni uomo è giusto che aspiri, io non l’ho già goduta tutta, allora ritornerà e cancellerà il peso di questi giorni. Vivo nella speranza che tutto accada di nuovo. Il desiderio di rinascere a nuova vita è più forte della disperazione di certi momenti. Penso che tanti altri, come me, non possono godere del calore di un abbraccio, di una tenera carezza, del conforto di un bacio. Soffro così tanto perché ne ho conosciuta la bellezza? L’altra sera mentre tornavo mi lasciavo andare a questi pensieri. Fantasticavo sulla possibilità di un incontro inaspettato, una conoscenza imprevista che mi potesse portare a fare una richiesta insolita. Scusi, potrei abbracciarla per un momento? Se potessi esprimere un desiderio che vorrei vedere realizzato subito, chiederei questo. Il calore di un abbraccio. Stretto. Intimo. Senza fretta. Poter sentire il battito di chi stringi fra le braccia. Pensare di esser per lei rifugio sicuro ed al contempo trovare riparo dalle avversità. Oggi sono andato al ristorante da solo poiché i colleghi han preferito la pizzeria. Mentre lo raggiungevo in macchina, ho scorto a fianco della strada una coppia di giovani che scesi dall’auto si abbracciavano e si sorridevano felici. Che tenerezza non sentire la fame e sentirsi sazi di quella presenza.

Maria Luisa è la donna che ha riportato la felicità nel mio cuore ed ha cancellato il peso di quei giorni.

Ci siamo incontrati andando in pellegrinaggio a Lourdes. In quell'occasione pochi sguardi e poche parole da parte di entrambi. Da quell'intensa esperienza spirituale sono tornato con la sensazione che nulla stesse per finire, ma invece per continuare. Salutarci non ha quindi prodotto quella sofferenza che di solito si patisce quando momenti veramente intensi stanno per finire.

Mentre chiamavo il taxi per riportarci a casa ci siamo scambiati distrattamente il numero del telefonino. Con quello e con internet abbiamo proseguito nella reciproca conoscenza fino a scoprire di essere attratti l'un l'altro.

Stiamo camminando insieme dal 4 giugno, giorno ufficiale del nostro fidanzamento sancito dallo scambio del primo bacio.

La vita è piena di segni che ci aprono al mistero e all'Assoluto. Bisogna solo saperli scorgere e prestarvi attenzione. E poi non essere più increduli, ma credenti. Possibilità d'incontro che ci vengono offerte, ma che sta a noi scegliere in piena libertà.

Con piacere ho pubblicato il commento di una persona anonima al mio post Rivelazione. Nel mio percorso di purificazione ho avuto il sostegno di alcune persone che con poche efficaci parole mi hanno dato la fiducia necessaria per andare avanti. Sono grato di poter contribuire in qualche modo a dare speranza a chi si sente schiacciato temporaneamente da un dolore grande.

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