Non dormo. Un caffè di troppo mi ha tolto il sonno. Siedo al buio su una poltrona del salotto e attendo di cadere invano fra le braccia di Morfeo. Provo a coricarmi, mica posso stare alzato tutta notte. Dopo essermi rigirato un paio di volte nel letto, penso che è meglio se mi alzo a leggere qualcosa. Spera, l'autobiografia del papa, è lì da qualche settimana e aspetta paziente che cominci a leggerlo.
Dopo una breve introduzione, in cui è facile riconoscere il pensiero di Francesco, vi è un prologo in cui si racconta il tragico naufragio del Principessa Mafalda in cui persero la vita centinaia di migranti che erano salpati per l'Argentina partendo da Genova l'11 ottobre 1927, esattamente il giorno prima che nascesse mio padre.
I nonni del pontefice dovevano salire su quell'imbarcazione, ma non avevano fatto in tempo a vendere le loro proprietà e quindi dovettero rimandare il viaggio. Riuscirono a concretizzare questo progetto soltanto il primo di febbraio del 1929, il giorno prima che nascesse mia madre. Potete immaginare quanto possa essere rimasto sorpreso per il legame stretto che unisce la nascita dei miei genitori con l'adiacenza a due eventi particolari che riguardano la famiglia di papa Bergoglio.