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lunedì 20 luglio 2020

Lo sapevo

Lo sapevo. Capita sovente che leggendo lo scritto di un altro venga voglia di richiudere il libro e prendere in mano la penna. Un po' dipende anche dalla circostanza, dal tipo di lettura che si stava attuando in quel frangente. L'urgenza nasce come necessità incombente, come subitanea smania di prender parte ad un processo creativo più che a seguitar di subire il fascino dell'operato altrui. Ci sono pensieri e riflessioni che si dipanano nella mente come chiare trame che tendono tuttavia a sbiadire lestamente così come le abbiamo viste affiorare. I termini con cui abbiamo provato a fissarli con atto cosciente mentre venivano avanti in maniera spontanea, ma non ben definita, quasi scompaiono e non poco fatichiamo nel ritrovare il bandolo del vacuo ragionamento, della riflessione che si perde per sempre se in qualche modo non la si fissa su qualcosa di ben più accessibile e durevole di una mutevole connessione sinaptica.

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