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domenica 11 febbraio 2018

E l'ultimo spenga la luce

Mi sono sempre piaciuti gli ammonimenti di Seneca. Il suo invito a non sprecare il tempo e a considerarlo un bene prezioso è stato oggetto di vecchie riflessioni che oggi, in qualche modo, mi piace riprendere.

Lo sappiamo tutti che dal momento della nostra nascita l'unica cosa veramente certa è che dobbiamo morire. Però, finché siamo giovani, questo pensiero ci lascia abbastanza indifferenti, quasi non ci riguardi.

E poi la vita passa come un lampo.

Se siamo stati bravi, se abbiamo sfruttato bene tutte le carte che potevamo giocare, mentre avanziamo nell'età continuiamo a godere di una diffusa serenità per aver speso al meglio i talenti che ci erano stati affidati.

Così come si impara a vivere ogni giorno, anche morire è una cosa a cui dobbiamo arrivare preparati. E visto che non è facile, meglio farci un pensiero ogni tanto.

Se avessi di nuovo vent'anni, ma con la testa di adesso, saprei bene come comportarmi...
Se nascessi un'altra volta, imboccherei una strada diversa da quella percorsa a suo tempo...


A parte il fatto che non è mai troppo tardi per dare una sterzata decisiva se la direzione in cui ci stiamo muovendo non ci piace, forse ci siamo dimenticati le ragioni fondanti di alcune nostre scelte e pertanto ora non dovremmo essere troppo dispiaciuti di dove ci ritroviamo.

Non abbiamo fatto soldi abbastanza?
Non siamo diventati famosi?
Non abbiamo conquistato luoghi di potere?
Non abbiamo costruito qualcosa per cui meritarci un monumento alla memoria?

Se è questo ciò che volevamo, dobbiamo domandarci se abbiamo fatto abbastanza per raggiungere l'obiettivo oppure se siamo rimasti immobili in attesa che qualcuno ce lo calasse dall'altro, magari soltanto per la nostra bella faccia, come un ricco premio vinto alla lotteria senza neppure aver acquistato il biglietto.

Il sogno americano non è possibile solo oltre oceano, anche se ammetto che là possa essere un tantino più facile realizzarlo. Ma noi amiamo anche altro. Il buon cibo, rapporti autentici con le persone, essere generosi. Tutte cose che non sono necessariamente una scorciatoia nei nostri avanzamenti di carriera, ma indubbiamente contribuiscono ad elevare la qualità della nostra vita.

E così, quando ci viene voglia di fare i contabili e proviamo a tirare le somme della nostra esistenza, dobbiamo considere tutte le variabili in gioco.

Se era importante amare, e noi l'abbiamo fatto, la morte non dovrebbe farci paura. Non ci dovrebbe dispiacere farci da parte perché quello per cui eravamo veramente destinati noi l'abbiamo raggiunto.

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