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domenica 28 dicembre 2014

Il piacere delle piccole cose

Ho dovuto cedere ad Alessandra l'angolo comodo del divano dove mi piace rannicchiarmi e lasciarmi coccolare dai miei pensieri. Non importa, va ugualmente bene anche la sua scrivania lasciata libera. Il piacere di vivere più sovente deriva da uno stato mentale che da un luogo oppure da una posizione.

E' bello sentirsi riconciliati con Dio e con il mondo intero, nonostante i nostri limiti e le nostre asperità di carattere. Forse l'occasione può essere propizia per stilare una sorta di bilancio al termine di un altro faticoso anno. Se la difficoltà non è propriamente la nostra, ugualmente abbiamo patito ed ancora proviamo pena per la quotidiana fatica di altri che per un attimo incrociano la nostra esistenza.

Negli ultimi giorni sono rimasto un po' più silenzioso del mio solito. Non m'è venuta voglia di fuggire, di scappare lontano. Ho provato ad esserci, a stare con chi ne aveva bisogno. Non sono sicuro di essere riuscito a portare gioia dove c'era tristezza, allegria dove trovava spazio il pianto perché anch'io avevo bisogno di consolazione.

Ma se ho avuto il coraggio di lasciarmi andare ad un abbraccio più lungo del solito, ad una carezza più tenera di quanto la mia indole riesce solitamente a dare, allora quella stretta l'ho ricevuta anch'io perché è soltanto donando che si ha e davvero null'altro si ha se non ciò che si dona.

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