Translate

domenica 28 aprile 2013

Tra inferno e paradiso

Chi resta ancorato ai ricordi, si sa, non può andare lontano. D'altra parte i ricordi sono l'ampio bagaglio di chi ha viaggiato tanto. Così, quasi in maniera aforismatica, mi veniva da chiosare un po' di tempo fa ad un amico su Facebook. Talvolta però ci si muove più con la mente che con il piede e, se la fantasia non fa difetto, le meraviglie da scoprire sono certamente più numerose di quelle che potremmo scorgere realmente con i nostri occhi.

Un buon libro è spesso il nostro biglietto di viaggio più caro, non economicamente parlando. Saliamo sul treno di una nuova lettura e non è infrequente scoprirsi dispiaciuti di essere ormai giunti a destinazione. Ora che eravamo entrati in sintonia con i nostri compagni di viaggio, ci tocca a malincuore di scendere da quel vagone che ci aveva tenuti ben al riparo per alcune ore dal mondo agitato che c'è là fuori intorno a noi.

A volte di un romanzo non sappiamo trattenere che una frase soltanto. Forse dell'intero scritto ne conserva il sapore intenso o magari siamo noi soltanto a darle un valore alto perché quel capoverso risuona e fa muovere le corde del nostro animo. E così per un attimo restiamo sospesi in quel limbo che è a metà strada fra l'inferno delle nostre preoccupazioni quotidiane ed il paradiso che custodisce i nostri sogni migliori.


Nessun commento: