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sabato 12 novembre 2011

Il problema della sofferenza

La cosa che può mandarci più in crisi quando pensiamo all'Assoluto, al Dio buono e misericordioso, è il problema della sofferenza ed il mistero del dolore.

Di fronte alle meraviglie del Creato non possiamo fare a meno di pensare che esista Qualcuno al di sopra di noi che sia la fonte e l'origine di tutto ciò che vediamo. E probabilmente ci sfugge il fatto di essere ancor più meravigliosi di tutte le cose che ci circondano proprio perché di Lui noi siamo impronta ed immagine.

Però questa estasi e beatitudine quasi cessa per incanto quando facciamo esperienza diretta della sofferenza. Non tanto quando ne siamo colpiti noi direttamente, ma nel momento in cui a patirne è un nostro genitore, il coniuge, il fratello, il figlio oppure un amico caro.

Non è infrequente vedere che la Fede non è salda tanto quanto noi credevamo ed il dubbio ci porta ad avere una certezza: Dio non esiste! Se Dio esistesse, non avrebbe permesso che noi fossimo separati da quell'affetto così vitale per noi.

Ed è in quel momento che ci domandiamo che senso può avere la sofferenza ed il dolore, soprattutto quello innocente di chi si è appena affacciato alla vita e subito, senza ragione, ha dovuto lasciarla.

Io credo che questa non è una delle possibili vie, ma la sola via affinché le cose siano. Se lo guardiamo in questa prospettiva, non possiamo fare a meno di pensare che il mondo sia davvero perfetto così e non c'era davvero nessun modo migliore di concepirlo.

1 commento:

Brunella ha detto...

un post meraviglioso.
Brunella