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martedì 12 agosto 2014

Passeggiata verso la Madonnina

Qui in montagna c'è una passeggiata facile facile che porta verso la Madonnina. E' una piacevole camminata, praticamente tutta al piano, che attrae anche le persone di una certa età proprio a motivo del percorso pianeggiante e della meta non troppo distante. Se mi avanza un'oretta e non so proprio dove andare, sicuramente muovo il passo in quella direzione. Il paesaggio è sufficientemente vario da catturare la mia attenzione. Nonostante sia gradevole muovere il passo anche da soli, sicuramente preferisco avere la compagnia di mia moglie.

Negli anni passati, quando venivamo quassù a luglio ed ero ancora occupato con il lavoro, raggiungevo la famiglia soltanto a fine giornata e così nel dopocena era quasi una tappa obbligata una passeggiata fino alla Madonnina. La mia attività mi costringe tutto l'anno ad una vita sedentaria e pertanto non c'è nulla di più rilassante che poter camminare per qualche istante porgendo il braccio a Maria Luisa, mentre la mano accarezza e tiene in caldo lo stomaco come faceva qualche secolo fa il famoso condottiero d'Oltralpe.

La piacevolezza del nostro incedere derivava soprattutto dal potersi confidare reciprocamente le vicende della giornata. Anche se, lo ammetto, solitamente ascoltavo i resoconti della moglie piuttosto che obbedire alle sue sollecitazioni e raccontarle nel dettaglio di cosa mi ero occupato nelle ore precedenti. Nonostante lei trovi la mia attività estremamente complicata, si interessa spesso a ciò che faccio, a quali progetti stia portando avanti in quel preciso momento. Talvolta ho addirittura cercato di spiegarle qualche algoritmo usando naturalmente tutta la fantasia di cui disponevo non potendo certo usare esplicitamente una terminologia troppo attinente la programmazione.

E così, nel dolce snodo di questa strada tutta a curve, Maria Luisa mi raccontava la sua giornata passata nella cura amorevole della madre e di mio padre e non smetteva di ringraziarmi per questa possibilità di vacanza che le concedevo. Io invece mi sentivo debitore nei suoi confronti e scherzosamente le dicevo che in realtà stava piuttosto facendo l'assistente geriatrico.

Fiancheggiati alcuni fienili, di cui ora è mia moglie a ricordarsi meglio di me il nome, giungevamo a quella piccola nicchia nella roccia che ospita una statuetta della Madonna. Mio padre mi ha raccontato che molti decenni fa, quando fu tracciata questa nuova strada di collegamento con il fondo valle, venne alla luce questa insenatura e la gente decise, con qualche piccolo intervento in cemento, di trasformarla in una piccola grotta di Lourdes.

Mentre le ultime luci della giornata lentamente si spegnevano al nostro fianco, i nostri occhi si rivolgevano verso la figura della Madre Celeste e nella serenità più completa le nostre labbra anticipavano sommessamente la preghiera della sera.


giovedì 7 agosto 2014

Il boscaiolo

Durante l'estate mi piace trascorrere qualche giornata in montagna. Amo il sole, le spiagge, il mare, ma è soltanto il verde ed il profilo aguzzo dei rilievi che riescono a riempire di contentezza il cuore e rendere sazio lo sguardo. Sempre che ci sia sereno perché, se piove insistentemente, le giornate sono così tristi e noiose che quasi è preferibile tornarsene al lavoro. E quest'anno le bizze del tempo sono state rimarchevoli a dir poco.

Passeggiando poco fuori dal paese non è difficile imbattersi in alcune persone locali che meticolosamente provvedono alla cura delle loro cose. C'è chi falcia il prato, chi lo rastrella, chi accudisce le galline o altro pollame e chi invece accatasta legna in continuazione come se l'inverno più freddo dovesse ancora arrivare ed i molti ceppi avanzati nella precedente stagione non fossero sufficiente monito per un risparmio delle fatiche.

E così il boscaiolo, colui che sta in vetta alle classifiche per consumo quotidiano di calorie, spacca uno dopo l'altro tronchi d'albero e ne fa prismi regolari che andrà poi ad accatastare contro il muro del suo cascinale oppure a chiudere le aperture del sottotetto. Buon uomo, che tutto l'anno brandisci la scure e sferzi di colpi fatali la corteccia del legno maturo, perché ti dai pena e continui a faticare anche nel tempo delle ferie?

Tutti gli altri mesi mi affanno per l'altrui guadagno e per portare a casa la meritata pagnotta. Sol ora ho tempo di farlo per il mio diletto e non v'è dispiacere alcuno perché fatico per me stesso. E come lui anche tanti di noi.