Ho combattuto con le parole ed ho perso
perché la mia lingua era affilata,
ma non abbastanza da penetrare fino al
punto di divisione del corpo e dell'anima.
Ho lottato tenacemente oltre ogni
possibilità di resistenza, tenendomi
in piedi anche quando sentivo le forze
venir meno, quando il vigore finiva.
Ho amato ogni momento come se non
ve ne fosse un altro, perché è giusto
bere fino in fondo il calice che
ci vien servito, dolce o amaro che sia.
Ho pregato che venisse un giorno migliore
dove ognuno potesse sorridere,
ma la cattiveria è stata superiore alla
grazia e lo sconforto ha regnato sovrano.
Ho desiderato tornare indietro nel tempo
per cambiare le scelte di un giorno,
ma una sola possibilità è data e quel che
non si sceglie resta perduto per sempre.
Ho messo pace nell'animo perché ormai
tutto era compiuto e non sarebbe servito
implorare un diverso destino.
Più di ogni cosa ora conta accettare.
Questo Blog nasce con l'intento di pubblicare il pensiero, anche quello più intimo, di una piccola anima.
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sabato 19 gennaio 2013
Dove ti porta il cuore
Ci sono pochissimi libri che io sia mai riuscito a leggere per intero nell'arco di una sola giornata. Certamente fra questi posso annoverare "Va' dove ti porta il cuore", il famosissimo romanzo scritto da Susanna Tamaro nel 1994. Qualche anno più tardi mi è capitato di ascoltare la scrittrice in un'intervista televisiva. Rimasi meravigliato per il giudizio totalmente negativo che lei stessa dava alla protagonista del suo libro, l'aziana signora che fa alla propria nipote una confessione in cui emerge silenziosamente una menzogna che ha travolto la sua famiglia. Per me non era stato così: non avevo dato questa interpretazione. Semplicemente avevo trovato nel libro un invito esplicito, rivolto prima alla nipote e poi anche al lettore stesso, a lasciarsi trasportare là dove il cuore ci suggerisce per non dover stilare, al termine della propria vita, un bilancio ricco di rimpianti.
Nello stendere di seguito un elenco dei miei post precedenti, sono ben conscio che quanto a me può apparire gradevole e significativo in realtà potrebbe non trovare un'eco altrettanto favorevole nel lettore, proprio perché differente è il vissuto di ciascuno di noi.
Nello stendere di seguito un elenco dei miei post precedenti, sono ben conscio che quanto a me può apparire gradevole e significativo in realtà potrebbe non trovare un'eco altrettanto favorevole nel lettore, proprio perché differente è il vissuto di ciascuno di noi.
Quello che le donne non vogliono più
Sabato italiano
L'uomo nuovo
Pane e sorriso
Rivelazione
Desideri realizzati
L'umanità negata
Il pettine sdentato
Ladri di biciclette
L'orchidea
Davanti al bar
Fragoline di bosco
Solitudine
Uniti per la vita
Scene da un matrimonio
Non solo soldi
Il fiore più bello
Cinema di periferia
L'eleganza del riccio
La croce
La bambolina di Anna
L'autostrada dei Rosari
Dormire
Quanto dura l'amore
Morto che parla
Luce nelle tenebre
L'altro diario
Ciao Piera
La torre di Babele
Livemmo centro del mondo
Mio nipote
Mio padre
La solita vita di sempre
Crisi solidale
Straniero in patria
Le scarpe
Sette vite
Dietro quella porta
Chicchina
C'era una volta in Australia
Troppa montagna può far male
SMS
Al titolo ci penso dopo
Cara Santina
Uno sguardo a domani
Passato che ritorna
Buon compleanno Ale
Bontà d'animo
Matrimoni preziosi
Summer time
Vita a due
Contro natura
Bozze di vita
La Serva di tutti
Maria, Lui sa
Mentre il giorno muore
Aspettando l'autobus
Facebook mania
Come dimenticare?
Un ventesimo di millennio
Le ossa dei morti sorreggono la chiesa
Volere volare
Aperti a qualsiasi ipotesi
Il piccolo seme
Il coro
Teoria del mondo imperfetto
La settimana prima degli esami
La montagna
Pazienza infinita
Verso la meta
Fare un fioretto
Il mio nome
Incorrisposto amore
Pomeriggio di novembre
Passato il giorno
La difficoltà di essere se stessi
Concludendo questa sorta di indice, autoreferenziale per antonomasia, debbo convenire che avevi ragione tu, Alessandra. Stamane l'avrei passata davanti al computer e non in singolar tenzone per spazzar via da casa lo sporco e la polvere.
domenica 13 gennaio 2013
Le ultime parole
- "Riconosci questa mano?"
- "Certo! E' quella del mio Ciccio"
- "Se vuoi andare, io ti lascio andare"
- "Dove?"
- "Ovunque andrai, certamente starai meglio che qua"
- "Ah..."
- "Certo! E' quella del mio Ciccio"
- "Se vuoi andare, io ti lascio andare"
- "Dove?"
- "Ovunque andrai, certamente starai meglio che qua"
- "Ah..."
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