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sabato 5 maggio 2007

Caleidoscopio

Qualche giorno fa Alessandra ha compiuto gli anni e Maria Luisa le ha regalato un caleidoscopio. A chi non piace guardarvi dentro ed ammirare le simmetriche composizioni colorate che magicamente compaiono ruotando lentamente il tubo in direzione della luce? In genere non ci si sofferma più di tanto, ma sempre con stupore e meraviglia si gira fra le mani questo cilindro che non contiene altro che specchi e frammenti colorati.

Sono appena tornato da una visita alla mamma. Ieri papà mi aveva detto che l'altra notte si era strappata la PEG e lunedì prossimo la porteranno all'ospedale. Confesso di aver fatto qualche pensiero triste sulla sua sorte perché so che da quel tubicino mamma si alimenta e nonostante questo negli ultimi mesi è continuamente calata di peso. La sua è una malattia degenerativa e le prospettive non sono delle migliori, ma da quando è al ricovero l'abbiamo vista abbastanza stabile. Ultimamente le portavamo anche un poco di gelato della nostra rinomata Cremeria Italia ed ha cominciato a mangiarlo con una certa golosità. Morbido, cremoso, fresco. Dev'essere stato un sollievo per la sua gola secca ed impastata. La cosa non è passata inosservata alle infermiere ed un giorno durante una visita siamo arrivati proprio mentre terminavano di somministraglielo. Personalmente sono molto contento di queste attenzioni spontanee nei confronti di mamma. E' il loro lavoro, sicuramente. Ma la differenza che passa tra le cose fatte per dovere e quelle per amore è grande. La dottoressa oggi mi ha detto che sta riprendendo a mangiare anche altre cose e questo ci rende contenti.

Quando nei mesi scorsi diedi il consenso per l'applicazione del sondino gastrico (PEG) ricevetti alcune critiche dai parenti perché secondo loro questo avrebbe contribuito a tenere in vita mamma in uno stato vegetativo prolungandole inutilmente la sofferenza. La durata dei nostri giorni non la conosciamo. Sono contento della scelta che abbiamo fatto. Quando stamane papà ha detto che secondo lui mamma è bene assistita, gli ho risposto che mai una volta ho dubitato di questo.

Mi rendo conto che la distanza da casa c'impedisce di vederla tutti i giorni e ci richiede qualche sforzo maggiore per visitarla con una certa frequenza. Mi rendo anche conto del disagio per i parenti anziani e non tutti in grado di viaggiare in automobile autonomamente, ma la comodità dev'essere per mamma e non nostra di andarla a trovare. Eppoi viaggiando con papà abbiamo occasione di passare del tempo con lui che ora si ritrova più solo.

Attraverso un tubicino abbiamo preso forma nel grembo di nostra madre. Attraverso un tubicino ci alimentiamo ancora oppure ci dissetiamo nella calura dell'estate. Attraverso un tubicino di specchi e colori vediamo che la vita è bella e merita di essere vissuta.